Corna Blacca o Corna Bruni (2005m), con GPS

La Corna Blacca è la montagna simbolo dell’alta Val Trompia, come il Guglielmo lo è per la medio-bassa. Sorge a Sud della cerchia finale di valle (la val Tompia, nel tratto finale, corre da Est a Ovest), sopra S.Colombano, e costituisce una meta piuttosto facile e non troppo impegnativa (brevi passaggi di primo grado, senza esposizione), soprattutto perchè raggiungibile dai parcheggi dal Maniva, dai 1650 ai 1750m di quota.

La parte più pericolosa del percorso è l’attravesramento in automobile del tratto di strada del Baremone, che parte dal Maniva e passa sotto la pala Ovest del Dosso Alto. La strada è bella, anche se talora bersagliata da grossi massi in caduta libera, ma veramente stretta e con anse a raggio minimo, dove non bisogna augurarsi di incontrare nessuno in senso opposto. Noi ci siamo fidati ad affrontarla, ed è andata bene (mercoledì, nessuno in giro). Voi parcheggiate all’ultimo grande spiazzo, prima del canalone centrale del Dosso, allungando il percorso di 2 km, ma evitando tremori e scongiuri.

Si prende il sentiero per cima Caldoline, e si transita al passo delle Portule (1726m), dove si scende su un tratto cementificato (una volta si scivolava sul ghiaiotto, ora è una meraviglia…). Si attraversa sotto il fianco Sud del Corno Barzò, dalle belle pareti calcaree, dove si aprono varie vie di arrampicata, e si esce sulla cresta sotto la triangolare parete Ovest del Corno (che ricordo di aver scalato da giovane, con mio papà). Qui si gira a dx della cresta, per la bella “via dei soldati”, che porta fino alla conca di Pezzeda, sopra Collio, e si procede in piano per circa un km, fino a trovare la freccia “Corna Blacca” che vi fa girare a sn, salendo a poco a poco lungo la cresta dei monti di Paio, accentuando la salita nel tratto finale, quando si sbuca sulla sommità di cima Paio Ovest (1721m), un modesto dossello, da cui si deve scendere per circa 30m verso la Corna, per portarsi ai piedi della dorsale Nord. Qui il sentiero si biforca: a dx va verso la Pezzeda, passando sotto le pareti del versante Nord, ma con un ulteriore bivio che permette la salita alla vetta da Ovest (da cui scenderemo); girando a sn, invece, si sale direttamente alla vetta, per un sentiero molto erto, ma sempre ben tracciato, che passa tra splendidi torrioni di roccia, trovando sempre la via di salita. Solo nel tratto finale ci si presenta un salto di due metri, seguito da un canalino di una decina di metri, dove occorre togliere le mani di tasca, per superare brevi e facili passaggi di primo grado, senza esposizione.

Nel tratto finale, si gira verso dx, per raggiungere la cresta tra le due vette della Corna, quella Est, con la Croce, e quella Ovest (di pochissimo più alta), con traliccio geodetico, lapide partigiana e bella Pietà. Andiamo prima a sn (Est), fino alla Croce, per cresta un poco esposta, ma facile. Poi raggiungiamo anche la punta Ovest. Foto di rito a noi e al bel panorama, poi decidiamo si scendere per via diversa dalla salita, seguendo il sentiero di cresta, che punta verso Ovest. Il sentiero abbandona quasi subito la cresta, girando a dx, e portandosi sul versante Nord. E’ mediamente meno ripido di quello di salita, anche se piazza quà e là brevi tratti piuttosto severi. Cento metri più sotto si incontra il bivio per la Pezzeda (verso sn, scendendo). I più volonterosi potrebbero seguire questa via, ritornando poi per la “Via del soldato”, e compiendo un anello più largo. I più esperti, come noi, preferiscono tagliar corto, e girano a dx, tornando in breve al bivio sotto la dorsale Nord, da cui siamo saliti.

Nel tratto che passa sotto le pareti, mentre ammiriamo un canalone, salta fuori un bel camoscio rocciatore, proprio a pochi metri. Ma il tempo di imbracciare la macchina foto, e quello sparisce; riappare, scatto, ma lui nella foto non c’è: riappare poi, più in alto, comodamente accosciato, che ci controlla, fin quando ce ne andiamo. Risaliamo la breve salita del Paio, e torniamo per la via dell’andata, fermandoci a pranzare al bivacco di Caldoline. Nel tratto sotto il Dosso Alto, non troviamo fortunatamente nessuno, ma giunti al canalone centrale, troviamo due bei massi in mezzo alla strada, che al mattino non c’erano (a buon intenditor…).

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Distanza totale: 9614 m
Altitudine massima: 2007 m
Altitudine minima: 1689 m
Totale salita: 566 m
Totale discesa: -562 m
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