monte Guglielmo (1957m) dal p.so San Zeno, in anello, con GPS

Dal passo di S.Zeno Rif.Piardi (1440m) si prende la sterrata che, con vari saliscendi porta  a m.ga Foppella. Da qui si prosegue per la strada, che divien man mano più accidentata, fin sotto baita Gale, dove si sale diritti puntando alla palina che indica il sentiero 3V, variante per esperti, a sn della baita.

(Chi non volesse salire da questo sentiero, che necessita di qualche capacità alpinistica o, perlomeno, di due mani prensili, può seguire la strada che va verso la Pontogna (sn – Sud -Est), per qualche centinaio di metri, fino ad incontrare un sentiero di recente realizzazione e ben segnalato -non indicato nella mappa sottostante- che sale agli Stalletti Alti, da cui raggiungere il Monumento al Redentore e poi riprendere il percorso qua descritto).

Il sentiero prescelto da noi sale per un tratto diritto per la costa erbosa, per poi entrare in un tratto boschivo, dove si passa per un brevissimo e facile passaggio esposto (non più di un passo) e poi si superano tre facili gradini di rocce e radici per sbucare nuovamente su un costone prativo.

Il costone finisce contro un torrione roccioso che sembra sbarrare il passo: mentre vi chiedete se il sentiero lo supera a dx o a sn, giunti ai piedi della roccia si scopre un canalino sulla dx che ne permette la salita con divertente arrampicata e in relativa sicurezza, per mancanza di esposizione. Dopo il primo tratto di una ventina di metri, un breve gradino erboso e poi un altro salto roccioso sulla dx, che si supera anch’esso senza troppe difficoltà. Quindi ancora su, lungo una traccia rocciosa, che continua a richiedere l’uso delle mani, ma sempre più facile.

Alla fine della facile e divertente arrampicata, il sentiero traversa verso sin, divenendo talora un tratturo sfasciumoso, che supera zigzagando qualche salto roccioso ed alfine sbuca sulla cresta, tra Dosso Pedalta (1957m) a dx e Castel Bertì (1948m) sulla sn. Il giro prescelto prevederebbe di andare subito verso Pedalta, ma poiché il Monumento e su Castel Bertino, giriamo a sn e vi perveniamo in una quindicina di minuti. 

Dopo i convenevoli di rito con la statua bronzea di Papa Montini, ritorniamo sui passi già trascorsi, e seguiamo la bella cresta fino al Dosso Pedalta, incontrando nutriti gruppi di escursionisti, che stanno percorrendo il ns giro al contrario, con discesa dagli Stalletti Alti (quella indicata più sopra): li riincontreremo in Gale al ritorno.

Dalla Pedalta la cresta inizia a scendere, sempre con divertenti saliscendi, di cui fareste volentieri a meno, fino a giungere alla Punta Garavina, dove incontra un sentiero che da sn arriva dal rif.Almici.

Qui incontriamo un escursionista munito di pappagallo femmina, di nome Belè, che allieta tutti i presenti con un bel volo e atterraggio sul braccio di una ragazzina.

Il sentiero di discesa è sulla dx, e porta in località Medeletto (passata di Passabocche), da dove pressochè in orizzontale, girando a dx, si torna in Gale e poi al parcheggio.

Bellissimo giro, non troppo impegnativo, allietato in questa stagione da una incredibile fioritura di maggiociondoli, che ciondolano anche a giugno avanzato.

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Distanza totale: 11832 m
Altitudine massima: 1943 m
Altitudine minima: 1412 m
Totale salita: 757 m
Totale discesa: -744 m
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