monte Palos da Custur, con GPS

Siamo tornati gialli, non per itterizia, ma per Covid. Possiamo perciò allontanarci da Brescia, ma il tempo ha deciso altrimenti. Promette acquazzoni, pertanto, passati sotto il ponte di Concesio (condotto del torrente Rio Faito), giriamo subito a dx per via Valpiana di Costorio.

Si risale la via fino a dove si stringe e inizia a salire bruscamente: qui parcheggiamo sulla destra, in uno spiazzetto (270m).

In realtà la via resta percorribile fino a circa 600m, e porta poco sopra il rif.ANA della Conca. Noi ce la facciamo a piedi, sia per ignoranza, sia per non accorciare troppo. Si segue la strada pazientemente, fino ad incontrare la deviazione a dx per il Rif. la Conca, indicata.

Noi, invece, proseguiamo diritti, ma poco dopo la strada gira prima a sn, poi a dx, andandosene pianeggiante. Qui, sulla sn, all’indietro, parte uno sterrato ripido e sassoso che porta alle Tese del Condigolo, (Tese deriva da “tendere”, cioè dall’attendere gli uccelli di passo, che si posassero, per indirizzar loro ben mirate rosate di pallini: indica perciò un roccolo nomato e significa “agguati”).

Un cortese escursionista del luogo ci insegna un sentiero che evita lo sterrato, salendo alla destra di questo: non è facile da trovare, perché non indicato e, soprattutto, perché, all’inizio, intersecato da traversoni orizzontali, che lo mascherano un poco.

Comunque, dopo circa 200m di quota si ritrova lo sterrato che ci porta prima al monte di Condigolo, località fitta di baitelli e casette ad un piano, e poi al famoso roccolo delle Tese (950m)

Alla Tesa il percorso si congiunge con quello proveniente da Concesio, già qui descritto. Si prosegue quindi per lo Stallone (1015m) e poi per la vetta (1158m). Torniamo scendendo per il 371 e poi, come la volta scorsa, non appena si giunge sull’asfalto si prende a dx, per il passo dei Bedole sulla dorsale che porta al Rif.La Colma. Poco prima del monte Verdura, circa 550m, si trova sulla dx scendendo la strada da cui siamo saliti. Attraversa il vallone del Rio Faito, lo risale dall’altra parte e poi ci porta all’incrocio dove avevamo proseguito diritti al mattino. Discesa, sotto la pioggia che nel frattempo è arrivata, fino alla macchina parcheggiata.