la val Braone e i bivacchi Prandini e Gheza

La val Braone è una convalle sinistra (orog.) della val Paghera di Ceto (quest’ultima, nella parte superiore, prende il nome di val Dois) ed è una splendida valletta che sale in direzione Sud-Est dalla località Case di Scalassone (1066m) fino a raggiungere la cresta tra Frerone e Terre Fredde, a circa 2500m.

E’ percorsa dal torrente Palobbia di Braone (affluente del Palobbia).

Verso i 2000m si trovano due bei bivacchi-rifugio, il Franco Prandini a 1935m, ed il Maffeo Gheza a 2887m. Non sono normalmente aperti, perciò occorre chiedere le chiavi in paese (al CAI di Darfo).

A 1700m si apre una gran piana, con bella malga, detta Foppe di Braone (o Foppe basse).

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Percorso

a Ceto, all’ingesso Sud del paese, si prende la strada per le case di Val Paghera (stretta ma asfaltata e abbastanza agevole, senza ghiaccio). E’ da poco riaperta, dopo la riattivazione del ponte crollato nel 2012.

A circa 1000m, su un tornante sinistrorso, si stacca una stradina asfaltata in forte pendenza, che porta in breve alla località case di Scalassone. Non conviene salire in macchina, perchè è poi difficile parcheggiare. Parcheggiate nel tornante.

Giunti in breve alle case, percorrerle fino in fondo e prendere il sentiero che sale a sinistra (si può andare anche diritti, ma è più lunga. Si sale senza problemi fino alle Foppe Basse, bella spianata alluvionale, che si attraversa con l’aiuto di due bei ponticelli di legno, fino alla malga.

Qui si gira a destra e si prosegue per sentiero ben tracciato fino ai due bivacchi-rifugio.

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La val Braone offre, oltre ai due bivacchi citati, altre mete al camminatore insaziabile:

al Forcellino di Mare

Dal Gheza, proseguendo verso sinistra, si giunge in breve al Forcellino di Mare (2191m), che porta nella Conca alta del Listino, sopra le case di Val Paghera. Dall’altra parte del Forcellino, un bel laghetto.

Dal Forcellino di Mare parte una splendida strada militare che sale fino al passo Galliner, tra Cima Galliner (2576m) e Cima Terre Fredde (2645m), sopra il lago della Vacca. E’ un tratto del sentiero dedicato a Mons. Antonioli, che scende a sn. verso il lago, sotto il passo del Blumone.

Questo percorso è documentato nel capitolo sulla Val Dois.

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alla cresta sommitale

Proseguendo dopo il Gheza, sul fondovalle, si giunge fin sotto la cerchia della testata della valle. Qui si trova una mulattiera che porta fino alla cresta che corre tra Frerone e Terre Fredde, sotto la quale corre il sentiero Bazena-lago della Vacca. Qui si testimonia una salita con neve, nel tratto alto.

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passo Porta di Stabio

Nella parte superiore della valle si apre la Porta di Stabio (2536m), che adduce all’omonima valle. La si raggiunge sia salendo direttamente, sia traversando dalla cresta sommitale

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goletto di Stabio

Sopra le Foppe basse, sale verso destra (Sud), un bel canalone percorribile, che porta ad un goletto sopra il lago della Sorba, in val di Stabio. L’ho salto per voi con neve (piccozza e ramponi).

Si accede al canalone con una certa difficoltà, per la fitta vegetazione. Poi si apre e sale senza problemi fino al trattino finale, un poco erto.

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ai rifugi Prandini e Gheza

Questo è il percorso base della val Braone, con circa 1000m di dislivello. Si parte dalle case di Scalassone e si sale per bel percorso sempre segnato.

dalle Foppe di Braone al goletto di Stabio

dal monte Stabio cade verso Nord una valletta sopra le Foppe basse di Braone. Si presta a bella salita primaverile, con piccozza e ramponi

alta val Braone, con neve

Il tratto che dal Gheza porta al valico di valle, permette anche il raggiungimento del rifugio provenendo da Bazena.