monte Manos e monte Carzen (1517-1507m), con GPS

Questi due monti sorgono ad oriente del lago di’Idro, a Sud di Capovalle e chiudono a Nord la selvaggia valle di Vesta, che sale da Sud-Est a Nord-Ovest, partendo dal ramo meridionale del lago di Valvestino e che, nella parte alta, si apre in una grande conca, fittamente popolata da baite e malghe, che si stende proprio a Sud delle due cime.

Queste due alture erano state fortificate nella Prima Grande Guerra, per costituire lo sbarramento del lago d’Idro, assieme alla linea Anfo-Gatolè-Valcaelli, dall’altra parte del lago, precedute da quelle del Cingla e dello Stino. In particolare, sul Manos vi era, a 1400m, la postazione per due pezzi da 149mm, cui porta tuttora una bella strada militare, e un’altra a 1200m (accessibile per una strada che parte appena sotto la Colonia, verso sn).

Queste fortificazioni, con quelle di Anfo, cima Ora e Valledrane, furono rese subito inutili dal balzo del nostro fronte nei primi giorni di Guerra, sopra Storo, dovuto al ritiro degli Austriaci dietro la linea Val di FumoVal Daone, valle d’Ampola- e Ledro. A Storo le nostre truppe giunsero calandosi dalla Valvestino attraverso Bondone.

Vi si può accedere da Est, partendo dal minuscolo centro di Bollone (822m), sopra il lago di Valvestino, passando per il passo di Vesta (1357m), e da qui salendo direttamente al Carzen, oppure, come abbiamo fatto noi, partendo dal passo del Cavallino della Fobbia (1090m), punto nodale di varie strade che vi giungono da diverse direzioni.

Noi vi siamo saliti da Vobarno, per la valle dell’Agna, passando da Eno, mentre al ritorno siamo scesi ad Idro passando per Treviso Bresciano. Le strade da Capovalle e da Vestone erano chiuse per ghiaccio (tenerne nota).

Dal passo del Cavallino è possibile, nei mesi estivi, salire in automobile ancora fino a Cocca Veglie (o Cocca bis) (1319m), dove sorge una Colonia estiva, ricavata in una vecchia casermetta della Finanza. Essendo anche questa chiusa per ghiaccio, siamo invece saliti per la mulattiera che parte proprio dal passo, di fronte al Rifugio Cavallino.

Giunti alla Colonia e appena superatala, a destra si vede una bella chiesetta, accanto alla quale passa la strada che porta ai fienili di Vesta di Cima (1287m), appena sotto il passo di Vesta. Girando invece a sinistra si sale per bella strada militare, verso il Manos. Dopo alcuni tornanti, giunti sul costone sovrastante la Colonia, si trova un bivio; a sinistra, per via più stretta, si sale alla postazione dei 149 sotto la vetta del Manos, a destra si va verso il Carzen, aggirando a Sud il Manos (via seguita al ritorno).

Saliti quindi fino alla postazione (numerose piazzole per artiglieria, e edifici di servizio), la strada cessa e si prosegue, verso dx, per bel sentiero fino alla vetta, con bella Croce ed ampio panorama sui monti dell’alta valle Trompia, (Corni di Savallo, Guglielmo, monte Ario, Corna Blacca, Cima di Paio, Caldoline, Meghè, Dosso Alto, Dasdana, Dosso dei Galli ecc.) ma anche su Blumone ed Adamello.

Dalla vetta si scende per crinale verso il Carzen, per traccia non indicata né segnata. Appena sotto, giunti su una spalletta, si abbandona la linea di cresta e ci si sposta a destra, individuando il sentiero di discesa, che taglia il fianco del monte, stando a Sud del crinale. Da qui si viene depositati sulla strada che abbiamo abbandonato per salire al Manos, che percorre in piano il tratto tra Manos e Carzen (Cocca di Manos), passando a destra della modesta cima Ingorello. Giunti ai piedi della salita per il Carzen, la strada scollina a sn, e la si abbandona superando per passo pedonale uno sbarramento privato. Si passa accanto a bei faggi e altrettanto bei roccoli, salendo per l’ampio dorsale occidentale, che porta dolcemente alla vetta (da questa parte, infatti, il Carzen appare come un’ampia, dolce collina, mentre cade ripido verso Nord.

Giunti in vetta, sormontata da altra Croce, il percorso classico (Solina e Aquile Rampanti docunt) prevede ora la discesa verso Sud, passando per l’anticima, sul passo di Vesta e da qui a Vesta di Cima, per poi rientrare per il percorso che porta direttamente alla Colonia.

Per ignoranza delle strade e dei sentieri (ci siamo documentati dopo), noi siamo ritornati sui nostri passi, attraversando sotto il Manos, fino a riprendere la strada sopra la Colonia.

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Distanza totale: 13163 m
Altitudine massima: 1502 m
Altitudine minima: 1084 m
Totale salita: 652 m
Totale discesa: -649 m
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