la valle dei Concei

la valle dei Concei (o val di Concei) è una convalle della val di Ledro, che scende da Nord a Sud sopra il paese di Bezzecca (693m), di garibaldina memoria.

E’ circondata da una catena ininterrotta di monti calcarei di poco superiori ai 2000 metri (il più alto, il monte Cadria, raggiunge i 2254m), tutta percorsa da uno stupendo sentiero di cresta, che va dal rifugio Pernici (1600m), a Sud-Est, al monte Cadria a Sud-Ovest, transitando a Nord per la b.tta dell’Ussol (1879m). Purtroppo, la conosco poco. Sul Cadria sono stato due volte, ma molto tempo fa, e non ho immagini ( e poi ci vanno tutti i raccoglitori di radicchio dell’orso).

Qui parliamo solo di una salita alla bocchetta dell’Ussol, all’estremo Nord della valle, ed un giro al rifugio Nino Pernici, con salita alla sovrastante Mazza di Pichea (2138m), e qualche girovagare nei dintorni.

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bocca dell’Ussol (1879m); da Bezzecca si entra in valle e si prosegue sul fondo fino al rifugio-hotel al Faggio (963m), che prende il nome da un faggio gigantesco che sorge nei pressi. Da qui si prende il sentiero 414 (destra), che sale nella valle fino a malga Guì (1445m). Dalla malga si gira a sn e si sale con un bel traverso fino alla sella de Lomar (1600m). Qui si rigira a dx e si sale con un lungo diagonale fino alla b.tta, con qualche difficoltà, per le cattive condizioni del sentiero, solo nell’ultimo tratto. Belle fortificazioni tutto intorno al passo. Io vi son salito con neve, e pertanto mi son fermato. Ma in estate, si può prendere il sentiero sia a dx che a sn e salire su qualche cima (cima Gavardina (2047m, verso dx, corno del Guì (2052m), a sn). Al ritorno, alla sella de Lomar, ho preso a dx, prima per il 452, poi, a sn, per il 454b, che mi ha riportato al Faggio.

alla Mazza di Pichea (2138m) e dintorni; la Mazza è un bel picco che sorge subito a Nord della bocca di Trat e del rif. Pernici. Si sale con relativa facilità al rif. Pernici, prendendo la carrozzabile che parte da Lenzumo, frazione di Concei, verso destra, con indicazione per il rifugio. La strada è percorribile fino alla m.ga di Trat (1502m), dove si parcheggia e si sale in breve alla bocca di Trat (1581). Girando a ds si va al rifugio, mentre a sn si inizia subito a salire per il sentiero della Pace, che percorre l’intera cresta di valle, verso la Mazza. Il sentiero sale aspramente, tra varie fortificazioni. A metà salita, una deviazione a sn porta ad una galleria-museo, da visitare (grotta Riccabona). Si sale fino alla cresta, aggirando la Mazza di Pichea a Nord. Questa è raggiungibile con breve deviazione, salendo per una cengia diagonale attrezzata. Proseguendo si va verso il monte Tofino (2151), dove mai giungemmo causa un traversone su neve ghiacciata che convinse senza fatica a ritornare sui nostri passi. Discesi alla bocca di Trat, abbiamo percorso un tratto del sentiero della Regina, che dalla bocca va verso Nord sul versante Est, costeggiando le rocce sovrastanti, fino a vedere dall’alto il lago di Tenno. Quindi siamo tornati al Pernici, dove alcune gentili signore ci hanno rifocillato, dopo le scarse fatiche, insidiando la nostra virtù e la nostra salute con alcune spanne di carni insaccate cotte alla griglia!

Mazza e Corno di Pichea (1879m e 2138m) con tracce GPS. Le due mete sono raggiungibili in un’unica giornata, normalmente con arrivo sulla vetta del monte Tofino (2151m). Soffrendo in questo periodo di una noiosa tendinite, sono costretto ad accorciare le tratte, per cui sono salito alle due mete in due differenti giornate. Per la Mazza basti la descrizione qui sopra (maggio 2011); aggiungo che, nel frattempo, nei pressi della grotta Riccabona si è costruita una copia della baracca di guerra del capitano, con ritratto del Kaiser Josef. Vi si trova anche una Croce posta in memoria dei Landschuetzen, uguale a quella di Cima d’Oro e del Colbricon. Prima di arrivare alla capanna, è possibile salire per una variante, inutilmente erta e faticosa, con però una bella scala austriaca in cemento. Per il Corno ed il Tofino, poco sotto la vetta della Mazza vi è una deviazione a sn che offre una alternativa di salita: o per la cresta dopo la Mazza, con discesa successiva a riprendere la via, o per un sentierino più basso (indicato), che attraversa il versante a sinistra del monte. Comunque, dopo il ricongiungersi dei due sentieri, un breve passaggio aiutato da catena e poi la salita al Corno. Si aggira sulla sn una prima vetta, più arrotondata (i più volonterosi salgono anche su questa) e poi una seconda, la vera, più affilata. Dietro a questa, scendendo di 80 metri, si risale poi al Tofino (cosa che ho evitato, per i miei malanni e per la giornata fredda e ventosa). Al ritorno, due alpinisti locali ci hanno indicato una variante: dopo discesi fino al crinale che separa la valle di Concei dal versante che dà su Riva, si può scendere a sn (Nord-Est) per un vallone con un sentierino non indicato, ma visibile seppur precipite, ma senza alcuna esposizione, fino a raggiungere il sentiero della Regina sottostante (che va da Bocca di Trat fino al lago di Tenno, che ci riporta poi, girando a dx e con vari su e giù, a Bocca di Trat. Unica avvertenza: i valloni di discesa sono molti, per cui occorre conoscere la deviazione, per non ficcarsi nei guai (la traccia GPS può aiutarvi).