bassa Val Camonica

La bassa valle inizia, a Sud, col lago d’Iseo e termina, ad Ovest, con l’imbocco val di Scalve, ad Est col passo Crocedomini. e’ contornata da cime minori, di cui citiamo solo due, che conosciamo, il monte Altissimo ed il dosso Blussega.

monte Altissimo (1703m); disl. da Erbanno 1500m; questo monte presenta due facce completamente diverse: cade a picco sul val Camonica, verso Est, con pareti di impressionante verticalità, mentre è boscoso e prativo ad Ovest. Pertanto, chi volesse salirvi senza pena può farlo da Borno, riducendo emozioni e dislivello, visto che da quel lato è solcato da campi di sci che partono proprio dalla vetta, deturpata dalle costruzioni proprie di simili obbrobri. Dal paesino di Erbanno (295m), appena sopra Boario, parcheggiato sopra il paese, si prende la mulattiera per l’eremo di S.Valentino (670m), che si raggiunge con facilità, anche se attraverso tratti notevolmente erti. Appena prima dell’eremo, sulla sinistra, sentierino ad una sorgente. Dietro l’eremo parte un sentiero (indicazioni malga Mine) che, dapprima facile ma poi con qualche passaggio esposto ed infine con una salita verticale nel bosco dove è indispensabile attaccarsi con le mani agli arbusti, porta ad un goletto dove si scavalca il costone Nord-Ovest e si entra in una zona boschiva. Al goletto (1570m), senza indicazioni, si gira a destra (io ho girato a sn) e si scende a malga Mine, una malga attrezzata a bivacco-rifugio, dove si trova una bella strada che porta alla vetta. In alternativa, poco prima del goletto si gira a sinistra per un sentiero (indicato) che porta alla vetta salendo lungo il versante camuno. Tornati a malga Mine si prende la strada che scende verso Borno e la si segue fino ad un tornante a sn, dove si può proseguire diritti per una larga traccia, che poi improvvisamente si perde. Allora si continua a scendere, girando a sn, fino a ritrovare un sentiero che, sempre verso sn, porta ad una mulattiera sottostante. Qui troviamo le indicazioni per il monastero dell’Annunziata (bel sentiero, pressochè orizzontale), da dove, scendendo dietro il monastero, possiamo tornare ad Erbanno per lungo percorso che sfrutta una vecchia strada sul costone del monte. Altre varianti possibili, poiché esistono altri sentieri sia ad Est che ad Ovest del monte.

dosso Blussega (1871m); disl.1500m); bel dosso che si affaccia sulla valle ad Est, con ampio panorama; salita per lunghissima strada asfaltata; adatto a ciaspole. Si parte dalla frazione di Fucine di Darfo. Saliti in automobile fin sopra il paese e parcheggiato nella piazzetta sotto il monumento dei caduti, si sale fino al vecchio mulino, dove si prende la strada che passa sotto la condotta dell’acqua (non andare, pianeggiando, a destra, seguendo altre indicazioni). Da qui non si sbaglia più (salvo…), perché si segue un’erta strada asfaltata che sale fino in cima, anche se presenta numerose confluenze con stradine secondarie. Superata una bella chiesetta alpina, con numerose sculture lignee, che proseguono anche lungo la strada, e di cui diamo ampia documentazione, si continua la salita zigzagando, fino a quando, verso i 1700m, si giunge ad un bivio a T, che sale sia a dx che a sn, senza alcuna indicazione. Per il Blussega si va a sn, passando presso malga Cauzzo (1620m), mentre io ho girato a dx e sono arrivato alla malga Piazza la Nera (1658m), da dove sono salito, a sn, su di un dosso gemello del Blussega, dove mi son fermato causa neve alta. In realtà, senza neve, le due malghe sono collegate da breve sentiero, e l’errore non è esiziale. Da Piazza la Nera (voi piazzatela come vi pare..) si può raggiungere la Stanga del Bassinale, che mi ricorda i miei amati monti valtrumplini, da me girati in lungo ed in largo da giovane, ma di cui non ho immagini.

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