Preambolo

Ergo et nos Cherubicam in terris vitam emulantes, per moralem scientiam affectuum impetus cohercentes, per dialeticam rationis caliginem discutientes, quasi ignorantiae et vitiorum eluentes sordes animam purgemus, ne aut affectus temere debac[c]hentur aut ratio imprudens ac expiantam animam naturalis philosophiae lumine perfundamus, ut postremo divinarum rerum eam cognitione perficiamus.

Noi dunque emulando in terra la vita dei Cherubini, dominando con la scienza morale l’impeto delle passioni, disperdendo la tenebra della mente con la dialettica, purifichiamo l’anima, quasi detergendone le sozzure dell’ignoranza e del vizio, perché gli affetti non si scatenino pazzamente né la ragione follemente deliri. Quindi nell’anima composta e purificata diffondiamo la luce della filosofia naturale, recandola finalmente a perfezione con la conoscenza delle cose divine.

               Pico della Mirandola conte di Concordia, Discorso sulla Dignità dell’Uomo.

 

 

Introduzione

Mi sono laureato in Ingegneria a 23 anni ed in Filosofia a 58.

Durante gli studi relativi a quest’ultima laurea, mi sono reso conto di tre cose, che hanno cambiato radicalmente la mia visione del mondo:

  • le più grandi menti dell’umanità erano convinte dell’esistenza di Dio e di realtà sovrasensibili;
  • l’esistenza reale di un mondo materiale, cioè indipendente dal pensiero, è una credenza assolutamente arbitraria, che conduce a contraddizioni inestricabili;
  • la nostra civiltà liberale e laica è indissolubilmente legata ai valori ed alla cultura cristiana, a tal punto che la loro cancellazione eliminerebbe le basi stesse della nostra società.

Assieme a queste evidenze, ne ho raggiunte altre di minor portata teorica, ma utilissime nella pratica:

  • per conoscere veramente quello che i grandi hanno scritto, occorre leggerli, addirittura, talora, nella lingua originale, perché ciò che viene riportato di loro è generalmente travisato in modo irrecuperabile;
  • la nostra cultura universitaria, giornalistica e politica, espressa da libri di successo, giornali e televisione (in ordine inverso di diffusione) è di una povertà intellettuale sconfortante;
  • la maggior parte di quelli che parlano e scrivono al pubblico non conoscono quello di cui parlano;
  • il patrimonio culturale dell’occidente è a rischio di completa sparizione per desuetudine ed ignoranza, non per contraddittorio e motivata sostituzione.

Dopo la laurea ho provato a scrivere di questi argomenti, tentando di dar vita a qualche opera con un certo grado di completezza, ma il tempo tiranno (continuo a lavorare nell’industria, nel campo dei miei studi giovanili) e l’incostanza data dalla pigrizia, ogni volta mi facevano interrompere il lavoro appena abbozzato.

Mi sono deciso allora a cambiar modo di operare, e ad affrontare i vari argomenti che mi ingombravano la mente con scritti brevi e disordinati, versati nella raccolta come in un grande contenitore, e riordinati di volta in volta grazie ai prodigi dell’ editing elettronico.

Nello scrivere quello che mi interessava ho deciso di abbondare di citazioni e di passi riportati di pensatori e scrittori famosi, sia perché scritti molto meglio dei miei, sia perché penso utile al lettore venire a conoscenza di tante opinioni che per lo più gli resterebbero ignote.

Questo serve inoltre anche a me, per ritrovare con facilità passi che mi hanno colpito, e che normalmente dimenticherei o non saprei più ritrovare.

In queste citazioni, quando la lingua originaria è il latino, ho conservato il testo originario, aggiungendo però sempre la traduzione,  e questo per amore della lingua di Cesare, Virgilio, e San Tommaso.

Il taglio che ho dato agli scritti è generalmente filosofico, con qualche sconfinamento nella scienza, ma, negli argomenti metafisici, ho mescolato filosofia a teologia, senza preoccuparmi particolarmente di distinguere le due cose, conformemente alla tradizione del pensiero occidentale, da S.Tommaso ad Hegel, da Dante a Newton.

Alcuni titoli in latino delle parti di questo scritto sono stati ricavati da mie letture.

 

(segue)