Breve passeggiata in una delle vallette che, a Nord del passo Maniva, tra Maniva e Crocedomini, scendono verso la valle Camonica: Val Grigna, ValDaione e valle Arcina. Salendo in automobile da Collio Vt per la strada Maniva-Crocedomini, superato il punto più alto e transitati sotto il Col dei Gai, dove sorgono i resti delle imponenti antenne radar, si percorre un breve tratto piano non asfaltato e si giunge ad un grande spiazzo sulla ds dove parcheggiare (2150m). Di fronte parte, verso Nord, una strada, in parte sterrata, in parte cementata e lastricata, che scende in Valdaione. La strada punta alla base della dorsale Occidentale del Dos de la Fiora, dove si divide, scendendo a sn alla malga Ravenola Soliva (1990m), a ds alla malga Craper di Valdaione (1920m) e da lì, continuando a scendere, alla malga Valdaione ed anche al Rifugio Valdaione. Noi però preferiamo accorciare (nel frattempo ha cominciato a piovere) ed al Craper giriamo a ds per un sentiero indicato e segnato, che porta al Goletto di Monte S.Gallo (1950m), un passaggio che fa poi scendere in valle di Arcina. Il sentiero parte bene, ben segnato e visibile, ma giunge presto ad un largo spiazzo, completamente paludoso, dove è giocoforza bagnarsi scarpe e calze, nonché il contenuto regolamentare delle stesse.
Qui, tra l’altro, perdo il segno, e aggiro lo spiazzo dall’alto, mentre il sentiero passa basso. Lo ritrovo poi, ma da qui il sentiero si stringe a traccia e prosegue piuttosto accidentato e, soprattutto, bagnato, fino al bel Goletto, dove sorge un incantevole roccoletto. Qui giunto, non proseguo a scendere in val d’Arcina (si potrebbe raggiungere il laghetto di Lavena e rientrare da lì per strada o per sentiero, ma preferisco rientrare risalendo il costone, dove trovo una bella traccia quasi tutta ben marcata, che, passando prima sopra una grande cava, porta alla classica località di Grapa di Vaia (2110m), da dove il rientro è breve (non seguo la strada, a ds, ma aggiro sulla sn il Corno Setteventi Nord – è una cimetta da non confondere col vero Corno Setteventi, più a Sud).
23 Luglio 2025; dall'area di parcheggio una breve salita porta al Goletto Giogo dela Bala (Zoc de la bala: gioco della palla). Dietro vediamo punta de la Ucia (dell'Ago), divenuta oscenamente punta dell'Auccia.
23 Luglio 2025; Gioco della Palla e non Giogo
23 Luglio 2025; la strada inizia a scendere verso il Dos dela Fiora.
23 Luglio 2025; qui si scende piuttosto bruscamente.
23 Luglio 2025; Campanula barbata, con alle spalle la Ucia.
23 Luglio 2025; giunti ai piedi del contafforte orientale del Dos dela Fiora, la strada si divide: a sn va alla malga Ravenola Soliva, a ds scende fino al Craper di Valdaione.
23 Luglio 2025; la malga Ravenola Soliva sotto di noi (abbiamo fatto una breve deviazione per vederla)
23 Luglio 2025; vitellini curiosi sulla strada per Ravenola Soliva.
23 Luglio 2025; tornati a scendere per il Craper, vediamo, pur nella foto oscurata, il Goletto di San Gallo, quel prato sulla sinistra.
23 Luglio 2025; la parete Nord del Dos dela Fiora.
23 Luglio 2025; Craper di Valdaione. Questa è, per l'appunto, la ValDaione.
23 Luglio 2025; Carper di Valdaione: adesso sta piovendo, e scendiamo sperando in un riparo
23 Luglio 2025; cartello indicatore: prenderemo il sentiero a ds per Goletto Monte San Gallo.
23 Luglio 2025; poco riparo, ma nel frattempo smette di piovere.
23 Luglio 2025; l'attaco del sentiero, segnato, per Goletto di San Gallo.
23 Luglio 2025; saliamo tra alcune roccette.
23 Luglio 2025; ci si apre questa conca idilliaca. E' invece una palude dove si affonda negli acquitrini. Io la aggiro a sn, mentre il sentiero passa basso, Lo ritrovo poi al di là.
23 Luglio 2025; torna un attimo il sereno (durerà poco) e rivediamo il Dos dela Fiora.
23 Luglio 2025; ora il sentiero è una traccia che procede tra le erbe alte e fradice
23 Luglio 2025; procediamo sempre all'umido
23 Luglio 2025; attraversamento.
23 Luglio 2025; siamo in vista del Goletto di Monte San Gallo.
23 Luglio 2025; all'indietro, il Craper di Valdaione.
23 Luglio 2025; cartello al goletto.
23 Luglio 2025; qui abbandoniamo il sentiero segnato, che scende in val d'Arcina, e risaliamo per un sentiero non segnato ma ben visibile, il costone verso Sud.
23 Luglio 2025; il roccolo di Monte San Gallo.
23 Luglio 2025; la val d'Arcina.
23 Luglio 2025; ci avviciniamo ad una cava, raggiungibile da una strada più in basso.
23 Luglio 2025; guardando indietro, abbiamo un'idea di cosa significhi "camminare sulle acque".
23 Luglio 2025; altra grande conca, probabilmente altra palude. Noi stiamo sulla sn continuando a salire per il costone.
23 Luglio 2025; la cava.
23 Luglio 2025; sopra la cava troviamo qualche tratto battuto. Poi riprende il sentierino, che si perde qua e là.
23 Luglio 2025; saliamo verso la base del monticello detto Pizzo Mortaio, che aggireremo sulla sn.
23 Luglio 2025; val d'Arcina e poi il Frerone
23 Luglio 2025; arriviamo alla strada asfaltata che vediamo transitare sotto il Corno Setteventi Nord.
23 Luglio 2025; scendiamo sulla strada a questo tornante, per raggiungere la Cappelletta della Grapa di Vaia, in cima alla salita.
23 Luglio 2025; una grotta militare, dietro la Cappelletta.
23 Luglio 2025; un'altra, franata.
23 Luglio 2025; uccelletto (femmina di Codirosso - Phoenicurus phoenicurus)
23 Luglio 2025; la Cappelletta di Grapa (=Teschio) di Vaia
23 Luglio 2025; la tavoletta dipinta dentro la cappelletta. Sotto si intravede il teschio che dà il nome al luogo.
23 Luglio 2025; il lago di Vaia
23 Luglio 2025; nelle luci spettrali del maltempo, il Setteventi.
23 Luglio 2025; passando rimetto in piedi questa paletta, prima caduta. Notare i massi ben ordinati alla base.
23 Luglio 2025; lo spiazzo di partenza, sotto il Zoc dela Bala.
Distanza totale: 7289 m
Altitudine massima: 2151 m
Altitudine minima: 1920 m
Totale salita: 361 m
Totale discesa: -364 m
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