Corna di Sonclino (1351m), da Sarezzo, con anello e GPS

Avendo letto in una comunicazione del CAI che chi non abita in comune montano può recarsi a svolgere attività sportiva montana anche in altro comune, decidiamo di avventurarci fuori dai confini comunali e di portarci fino a Sarezzo.

Naturalmente la cosa non è così semplice come potrebbe sembrare. Infatti, in altro documento, si precisa che l’attività sportiva va distinta dalla passeggiata o gita, ma per definire il termine “sportivo” si usano le parole footing, jogging, trekking, nordic-walking,  tutte rigorosamente in –ing, da cui si deduce che può fare attività sportiva solo chi conosce perfettamente l’inglese, non esistendo evidentemente in italiano termini sufficienti a definire la cosa. La semplice espressione “escursione in montagna” è infatti attentamente evitata (chi invece gioca a tennis, è definito con chiarezza). 

Cosicché si spera nel buon senso o buona disposizione dell’eventuale tutore dell’ordine che ci potrebbe fermare. 

Non ci ferma nessuno e ci portiamo in fondo alla valle di Sarezzo, proprio dove la strada curva decisamente a dx. Qui si imbocca un viottolo che sale diritto, e che cessa poco dopo di essere asfaltato, fino ad un bello spiazzo parcheggiabile, dove sorgono alcune casette per il presepio vivente di Sarezzo.

Inutile chiedere dei pastori: dopo pochi metri un cartello a sn ci indica, per un bel ponticello, la strada per S.Emiliano (con questo termine si indica sia il monte, sia il santuario poco sotto la cima dello stesso).

Si seguono i segni fino a trovare (800m circa), la deviazione a dx per i Grassi e passo Vandeno.

(Grassi è la denominazione di un vasto prato che si apre tra monte S.Emiliano ad Ovest e la Corna di Sonclino a Est. Il Passo Vandeno (952m) è il valico che a Nord porta nella valle di Vandè, che sale da Ovest ad Est da Rovedolo di Marcheno).

Si gira quindi a dx e per un sentierino pressoché orizzontale ci si porta a fondo del vallone, dove si incontra la strada sterrata che sale da S.Bartolomeo di Lumezzane, proprio dove questa attraversa il torrente Redocla su di un ponticello.

Qui o seguendo la strada o per un sentiero che si mantiene parallelo al torrente, si raggiunge una bella statua del Redentore e poi il passo Vandeno. Al passo, a sn si sale al santuario di S.Emiliano, cento metri sopra. Al centro si scende nella valle del Vandè. A dx si sale al Sonclino.

Dopo aver dato una occhiata al titolo del servizio, giriamo a dx.

Qui il sentiero si fa più erto ed anche un poco esposto, costeggiando sempre pendii erbosi precipiti. E’ sempre però ben tracciato e ben segnato, per cui vi porta alla cima del Sonclino senza eccessivi pericoli, passando tra roccoli aerei e casette aggrappate alla montagna. Oggi vi è qualche lingua di neve ghiacciata, e l’ultimo tratto lo si percorre tutto su neve. Ma è ben calpestata e non scivolosa, per fortuna.

Giunti sulla vetta, su consiglio di un escursionista esperto dei luoghi, decidiamo di non tornare per lo stesso, ma di compiere un giro ad anello, scendendo verso Sud, cioè sul versante lumezzanese, completamente pulito dalla neve.

Un po’ sbagliando, un po’ indovinando, scendiamo fin sopra S.Bernardo, dove si trova anche l’osservatorio astronomico, e poi torniamo, superando 100m di salita, ai Grassi per la strada sterrata che sale da Lumezzane Pieve. In realtà avremmo potuto accorciare il percorso, evitando anche un lungo tratto di strada asfaltata, passando per la località di Taurine, come vediamo poi, a casa, dalla traccia GPS, che vedete qui sotto. Ma l’esperienza la si fa sperimentando.

Dai Grassi torniamo a Sarezzo per la via di salita.

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Distanza totale: 16241 m
Altitudine massima: 1378 m
Altitudine minima: 394 m
Totale salita: 1184 m
Totale discesa: -1149 m
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