salita alla Plem (3187m), dal p.so Cristallo

Vedi anche qui.

Si parte dal Put del Guat (1600m), o, più avanti, dal rif.Premassone (1700m). Si raggiunge, a scelta, il rif.Tonolini (2467m), nella val Malga, o il rif.Gnutti (2160m), nella val Miller.

Dal  rif.Tonolini , si segue il fondo valle per il passo Premassone per circa un  km (misurato a spanne da me medesimo), e pi si gira a dx, per sentiero indicato e segnato. Si attraversa un lungo tratto di sfasciumi, per portarsi sotto il salto attrezzato. Poi lungo diagonale verso sinistra, fino al passo del Cristallo.

Dal rif.Gnutti si prosegue un tratto per la valle, fino a trovare l’imbocco a sn per il p.Cristallo.

Giunti al passo del Cristallo (2881m), si punta verso Nord.Est, stando dal lato val Miller e tenendo il monte sulla sinistra. Si risale un lungo tratto di sfasciumi, fino a giungere al sentiero di salita (indicato). Si supera un roccione con le mani e poi si sale per sentiero fino ad una bella finestra, che permette la vista sul Baitone. Qui inizia un tratto caratterizzato da grandi lastroni granitici inclinati verso destra, che va attraversato. Ho visto alcuni camminare direttamente sui lastroni, troppo inclinati perché lo facessi anche io. Ma alcune comode cengette permettono l’attraversamento senza troppi problemi, con solo la difficoltà di passare da quella sotto a quella sopra. Giunti dall’altra parte dei lastroni, si sale senza problemi fino alla vetta per massi di medie dimensioni. Spettacolare vista sull’Adamello, proprio di fronte.

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Dal Tonolini all’alba a presti passi

Per la valle petrosa e desolata

Si arriva alla parete, fra quei massi

E su diritti, per la via ferrata.

Giungiamo al passo detto del Cristallo

Giriamo a manca e costeggiam la cresta

Per lo sfasciume tutto bianco e giallo

Fino al canal che sal sopra la testa.

Una stambecca piscia su al goletto

Qui a destra proseguiamo sui lastroni

Per cenge va il cammin, esposto e stretto

Fino a un pendio coperto da sassoni.

Una seconda stambecca qui ci aspetta.

Ma noi, d’un balzo, siamo su alla vetta.

Di fronte a noi nel sol, protervo e bello

Terribile s’innalza l’Adamello.

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