Questa volta dovrei essere in difficoltà ad inventarmi una scusa per un giro che non supera i 600m di dislivello: niente temporali previsti, fiori bellissimi, ma tutti già conosciuti. Oggi pensavate proprio di avermi colto in fallo, come disse Endimione a Selene. Invece no! Una scusa ce l’ho anche oggi. Mercoledì, fotografando l’Hedysarum hedisaroides, a muscoli freddi (il fiore è appena fuori dalla macchina, se la posteggiate al posto giusto) scivolo con il sinistro sullo sfasciume e mi procuro uno strappo alla coscia destra. Cosicché oggi, oltre ad uno zaino già appesantito da abbondanti scorte di liquidi (il sole sembra quello sahariano) ho anche una gamba pesantissima e di scarsa utilità da portarmi in giro. Doveva rimanere a riposo, la sciagurata, ma mi si è attaccata dietro e non ho potuto liberarmene!
Della salita dal Goletto di Gaver, malga Cadino della Banca, al passo di Valfredda, trovate già documentazione qui, quo e qua.
Si tratta di un percorso assolutamente sconosciuto. Mentre al parcheggio già alle otto del mattino non si trovava posto, dalla partenza al passo di Valfredda non abbiamo incontrato anima viva, e parimenti dal passo dell’Asino fino al parcheggio. Nel tratto passo di Valfredda (occupato da una compagnia di bivaccanti, che non ci si passava), fino al passo dell’Asino, processioni di viandanti (venivano da Bazena o CroceDomini), massaie con bambini e figuranti vari, tutti che salivano freschi come rose, mentre io scendevo boccheggiando, secco come un’acciuga sotto quel sole impietoso.
In breve, alla malga Cadino della Banca, invece di salire a ds per il percorso classico del Lago della Vacca, si sale a sn, al punto più basso, dopo il torrente, per un tratturo che porta alla malga Casinetto dei Dossi, e poi, per bella strada quasi piana, alla malga Casinetto di Cima. Qui, in fondo alla grande spianata, sulla ds, dove sgorga acqua fresca, parte una strada militare, oramai quasi persa, che sale fino al passo di Valfredda, prima in diagonale sinistra, poi con percorso libero. Scendendo poi dal passo di Valfredda verso Bazena, dove finisce di scendere la dorsale del monte Cadino, si trova un passo (passo dell’Asino) dove i resti di un’altra strada militare riportano al Casinetto dei Dossi, e da qui alla partenza.
Altitudine massima: 2309 m
Altitudine minima: 1801 m
Totale salita: 572 m
Totale discesa: -572 m