Da ragazzo avevo imparato “monte Gello” e “malga Gello“. Oggi, moderni nomatori, li chiamano monte del Gelo e malga Gelo (che fantasia!). Il Laeng, nel suo “Adamello”, li chiama ancora “Gello”, e, di fronte, sotto il passo Brescia, si apre la conca del Gellino, con passo Gellino, cima Gellino e malga Gellino (oggi sperduta e irraggiungibile). Sono, forse, gli stessi che chiamano cime Boazzolo le vecchie cime Rondon (non capisco con che finezza, dato che di Boazze e Boazzoli sono pieni i monti, ed il nome deriva da “boasa”, italianizzato in “boazza”, l’escremento della mucca). Sono gli stessi imperversatori che chiamano Auccia la Punta dela Ucia (“ago”), sui monte della Valtrompia.
Del resto, altri guastatori stanno cambiando i nomi ai fiori alpini, seguendo altre mode, e rendendo obsoleti centinaia di ponderati testi botanici.
Pertanto seguito a chiamarli monte Gello e malga Gello, come pure cima e passo Rondon le vicine e sovrastanti cime.
La conca o, meglio, l’anfiteatro dove sorge malga Gello è un luogo magico ed incantevole, che merita il poco sforzo della passeggiata. Io vi ero transitato tanti anni fa, per salire al passo Termine e discendere al Gaver, al termine di un più lungo (3gg) giro ad anello (Gaver, passo Blumone, passo Brescia, Rif.Maria e Franco, passo di Campo, passo d’Avolo, passo Ignaga, rifugio Lissone, Forcel Rosso, malga Bissina, malga Boazzo ecc.), ma non me lo ricordavo così bello (magari perchè ero stravolto…).
Giunti al lago di Boazzo (1220m), si costeggia fino a dove la strada ricomincia a salire e qui si prende una viuzza sulla sn che porta agli impianti ENEl. Si parcheggia su un comodo spiazzo prima degli impianti (ce un altro spiazzo anche dopo). Si prosegue in piano, si attraversa il ponte sul torrente Leno (palestra di salite su ghiaccio) e si giunge, dopo 900m, alla partenza della strada militare che sale in val di Leno. La strada è larga e ben selciata, anche se piuttosto erta, per circa 500m, dove si stringe, ma viene costeggiata da una bella balaustra lignea, e, in brevi tratti anche aiutata da catene metalliche.
L’erta segue fino ai 460m, dove la pendenza si attenua, anzi cessa quasi del tutto, visto che la valle del Leno ha le caratteristiche delle valli glaciali adamelline, cioè, dopo il gradino iniziale, si spiana e prosegue per oltre tre km con pendenza ridotta, per ritornare solo qui a salire fino ai quasi 1850m della bella spianata-anfiteatro dove sorge una piccola costruzione, accanto ai rudere della malga Gello.
Da qui si può proseguire fino ai 2334m del passo del Termine, oppure, girando a destra, fino ai 2592m del passo della Monocola, attraversando, verso i 2400m, il sentiero n.1 che va dal passo di Blumone al passo Brescia. Dietro il passo della Monoccola si trova la capanna Mattia (2600m).
Noi abbiamo solo guardato, poi siamo ritornati a valle. Ma voi, più giovani, avete di ché sbizzarrirvi.
4 Ottobre 2025 (SanFrancesco!); il lago di malga Boazzo dal parcheggino prima degli impianti ENEL.
4 Ottobre 2025; il secondo parcheggio, dopo gli impianti.
4 Ottobre 2025; il ponticello sul torrente Leno.
4 Ottobre 2025; la cascata del Leno. Classica arrampicata piccozza-ramponi quando ghiacciata.
4 Ottobre 2025; attacco della strada che sale alla valle del Leno.
4 Ottobre 2025; cartello all'attacco della strada. Malga Gello è indicata come "Gelo", secondo la nuova toponomastica poco sensata.
4 Ottobre 2025; il primo tratto e largo e ben selciato, anche se parecchio erto (20%)
4 Ottobre 2025; in breve la strada si stringe, restando sempre erta.
4 Ottobre 2025; dove la strada è esposta è stata realizzata questa bella e provvidenziale ringhiera in solidi tronchetti.
4 Ottobre 2025; strada accidentata aiutata da catena.
4 Ottobre 2025; qui la catena sembra inutile, ma forse d'inverno c'è ghiaccio.
4 Ottobre 2025; punto panoramico con sguardo sul lago.
4 Ottobre 2025; appare anche il passo Bocche di Danerba.
4 Ottobre 2025; giungiamo alla sommità della cascata, dove si aprono bei laghetti.
4 Ottobre 2025; ponticello metallico che ci porta sulla sn orogr. del Leno.
4 Ottobre 2025; dopo il ponticello la strada diviene più incerta, alternando tratti di sentiero a tratti più larghi.
4 Ottobre 2025; nei pressi di malga Leno si apre questo bello spiazzo, da cui vediamo, da sn il Listino e la Monoccola.
4 Ottobre 2025; malga Leno.
4 Ottobre 2025; malga Leno.
4 Ottobre 2025; le rovine della vecchia malga.
4 Ottobre 2025; una abitazione privata, immersa nel bosco.
4 Ottobre 2025; bel ponticello di fattura trentina.
4 Ottobre 2025; accesso secondario al regno dei Nani. (Forse Porta degli Elfi)
4 Ottobre 2025; quattro alberi secolari con le radici al vento!
4 Ottobre 2025; ardito ponticello: due tronchi scortecciati affiancati.
4 Ottobre 2025; un foglietto appeso raccomanda di non passare, rischio scivoloni e tonfi (in fondo, effettivamente, i tronchi sono bagnati e scivolosi). Obbediamo, e attraversiamo comodamente 10 metri più in su.
4 Ottobre 2025; qua il vecchio sentiero passa tranquillamente da sasso a sasso.
4 Ottobre 2025; ora il percorso si impenna improvvisamente per superare gli ultimi 200m fino a malga Gello.
4 Ottobre 2025; sbuchiamo nello splendido anfiteatro dove sorge malga Gello. Di fronte a noi il passo Termine, con a sn le rocce strapiombanti di cima di Blumone (non il Cornone di Blumone).
4 Ottobre 2025; a ds cima di Blumone, poi il passo di Gello e il monte Gello.
4 Ottobre 2025; da ds monta Gello, poi passo Rondon e cima Rondon (oggi detta Boazzolo, nome che si trova ovunque dove scorazzino le vacche)
4 Ottobre 2025; verso Est, le Bocche di Danerba, con la bella fortificazione austriaca (visibile al cannocchiale, sulla sn del valico)
4 Ottobre 2025; dal Re di Castello, sulla ds, alla Rossola di Predona sulla sn.
4 Ottobre 2025; malga Gello. Dentro, un bivacchetto in condizioni vomitevoli, per l'inciviltà degli ultimi (forse anche dei penultimi) utilizzatori (neppure piegano le coperte).
4 Ottobre 2025; i resti della malga originaria. Alle spalle, il Re di Castello.
4 Ottobre 2025; la Rossola di Predona e cima Rossola (sfocata). Roccione calcareo in mezzo a monti silicei.
4 Ottobre 2025; cima Rossola, con la Monoccola sulla sn
4 Ottobre 2025; dalla Rossola (sn) al Re di Castello.
4 Ottobre 2025; dal Listino (sn) alla Rossola. In basso a dx, nel valloncello, si scorgono le "Z" che salgono al bivacco Mattia. In centro, la piccola spianata di malga Predon.
4 Ottobre 2025; cielo a pecorelle sul Gello e sul Rondon
4 Ottobre 2025; cielo rapidamente mutante per vento in quota.
4 Ottobre 2025; bel pietrone dove sostiamo, prima di esservi scacciati dal veto gelido.
4 Ottobre 2025; tornando, ancora le Bocche di Danerba.
4 Ottobre 2025; torniamo a malga Leno. Dietro, la dorsale che sale al Graper di Stabolone.
4 Ottobre 2025; malga Leno dall'alto.
Distanza totale: 13764 m
Altitudine massima: 1850 m
Altitudine minima: 1211 m
Totale salita: 696 m
Totale discesa: -683 m
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