salita al monte Aviolo (2881m)

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Giunti alle soglie di Edolo, da Brescia, si supera un passaggio a livello e subito dopo si prende a dx per la frazione Mu. Non si entra in Mu, ma si prosegue per la strada fino ad un tornante destrorso a circa 1550m, dove vi è un ampio parcheggio e vari cartelli. Al tornante successivo (sinistrorso), si trova l’indicazione per malga Stain.

Dal parcheggio si va verso sn, per larga mulattiera carrabile, fino alla vicina località Pozzuolo (1560m), dove, tenendo la destra, si trova il sentiero Silvio Boninchi che, girando verso dx, condurrà, sempre ben segnato, fino alla vetta.

Si sale nel bosco fino a 2000m dove si entra in una splendida valletta selvaggia (la Foppa), che, diretta verso Est, ci porta alle falde del monte. Si supera (2200m) una cascatella e si entra in una conca pietrosa, dove si sale verso sn per un pendio erto e faticoso. Al termine, con traversone a dx, ci si porta a prendere una cengia che ci riporta all’indietro dentro un canalone, che si supera con aiuto di catene. Breve salita e si giunge ad una morena aerea, sospesa sotto la vetta. Si risale con facilità fino alle rocce, dove un’altra catena con vari tratti vi aiuta ad entrare in un canalone sulla destra, che vi condurrà fino alla vetta, con divertente arrampicata su grossi massi.

Al ritorno, giunti nella conca pietrosa, sopra la cascatella, si può proseguire diritti in direzione di un omettone visibilissimo sulla cresta di fronte (Sud); alcuni passaggi delicati su rocce scivolose e poi, giunti all’omettone, troverete un sentiero che scende a malga Stain, da dove, con breve percorso, si rientra sulla strada asfaltata, al tornante sopra il parcheggio. Oppure tornate da dove siete venuti.

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Partimmo dalla curva sopra Mu

Fino a trovare l’imbocco del sentiero

“Silvio Boninchi” che ci porta su

per un bel bosco senza alcun pensiero.

Giungemmo alla valletta sconsolata

Indi alla cascatella, dove inizia

L’erta che erta si sale alla ferrata

Che par, dopo la rampa, una delizia.

La morena sospesa poi ci porta

All’ultima catena, su in parete

Quindi il canal, che sal per la più corta

Fra i massi da salire senza rete!

Alla Croce di legn scopriam la testa.

Sotto, a vertigo, c’è il bivacco Festa.

E’ questo un monte lungo e faticoso

Ma di fascino pieno e avventuroso.

Ben cinque volte vi ci son salito

E nello scender mi son rotto un dito…