Tornando dal lago d’Arno, dove siamo saliti il mese scorso, vedevamo il monte sopra Valle di Saviore tutto percorso da stradelle e ricco di costruzioni. Abbiamo perciò pensato di farvi un giretto, allo scopo di conoscere una zona che finora non avevamo mai considerato. Dalle carte risulta che un sentiero sale prima al Pizzo del Luf, poi al monte Zuccone ed infine scollina e raggiunge il percorso che da Fabrezza sale al passo di Blisie, percorso che conosciamo per averlo fatto almeno due volte (quello da Fabrezza, intendo) e che non consiglieremmo ad alcuno, visto che per metà non è segnato ne tracciato. Alla partenza, visto che non vediamo alcun cartello, chiediamo lumi ad un locale, che non sa nulla del Pizzo del Lupo, ma che ci indirizza ad una misteriosa (per allora) località Buas o Boas.
Il nome indica chiaramente l’attività produttiva di bovini al pascolo in quella zona. Questo luogo non risulterà indicato mai sul percorso, ma noi ci arriveremo lo stesso, guidati dalla fortuna degli fanciulli e dei vecchierelli. Ed è molto bello, e vi ci saremmo pure fermati se il tempo non avesse minacciato acqua e tuoni e fulmini. Già avevamo, per questo motivo, rinunciato a salire dal Lupo, essendosi il cielo, quando eravamo già a 1700m, oscurato di un buio piceo, minacciando di aprire su di noi le sue cateratte (l’ultima volta che accadde, ce la ricordiamo tutti…)
In breve, giunti a Valle e qui parcheggiato (questa è la cosa più difficile della giornata, ma noi abbiamo trovato l’unico posto libero quel mattino), si deve salire alla località di Sopra Casera, cui si giunge per belle strade selciate, da due partenze diverse: all’inizio del paese dal Cimitero, per via Cancè o alla fine del paese, per via Fontane. I due percorsi (vedi mappa qui sotto) si incontrano a 1450m, dove troveremo il cartello “sura Casera”, sotto una Madonnina.
Noi abbiamo preso quello di via Fontane, tutto ben segnato, anche se scarsamente indicato (l’unico cartello si trova cento metri dopo la partenza.
A 1500m si trova la partenza del sentiero per Pla del Luf, uno spiazzo (prato), immagino, sotto il Pizzo omonimo. L’indicazione Calvario, risulta subito inagibile, pertanto non agitela.
Il sentiero (un tempo una strada militare) sale tranquillo fino a 1650m. Qui il monte si impenna e cominciano strisciate di pietroni (tipico dell’Adamello). Il sentiero le supera aggirandole abilmente con zig-zag opportuni. Ma il tempo, le frane e la vegetazione lo hanno ridotto a tratti a sentierino di 4 dita. Mentre ci stavamo arrabattando per superare i vari intoppi, il cielo si ricopre di caligine e inizia a brontolare. Per non rischiare un acquazzone in zone impervie e sconosciute, a 1700m torniamo rapidamente indietro fino all’icrocio a 1500m, dove prendiamo la strada che va verso Est e che ci porta, a 1600m, alla fatidica località di Buas, confermata da apposito cartello ligneo. Da lì torniamo per variante, che risulta diversa da quanto segnato sulla carta.
In effetti sembra che qui le cartine informatiche non siamo particolarmente affidabili. Anche l’altezza del Pizzo del Luf vene data dalla carta a 1815m, mentre l’unica descrizione che trovo sul Web, parla di 1915. I percorsi indicati non risultano né completi, né corretti. State attenti.
Ultimissime: alla fine, poi, non è piovuto, se non alle 14, quando eravamo già in auto sulla via del ritorno.
23 Agosto 2025; superato il centro di Valle si trova la partenza per via "delle Fontane", che risale all'indietro (1140m).
23 Agosto 2025; il percorso è ben segnato in bianco-rosso, anche se la partenza non è indicata da alcun cartello o scritta.
23 Agosto 2025; un centinaio di metri dopo la partenza, si trova l'unico cartello del percorso.
23 Agosto 2025; finisce l'asfalto ed inizia un bellissimo selciato, che durerà fino a 1500m
23 Agosto 2025; begli edifici in pietra
23 Agosto 2025; primo tornante, ben indicato
23 Agosto 2025; verso Sus-Ovest, in centro da ds cima Barbignaga, il passo delle Basse e poi le cime delle Basse; dietro spunta cima Sablunera.
23 Agosto 2025; anche questa giravolta è ben segnata. Qui torneremo chiudendo l'anello tornando da Buas.
23 Agosto 2025; poco sopra il tornante, si gira a ds lasciando la strada per un sentiero ben marcato.
23 Agosto 2025; il bel sentiero, è in realtà una scorciatoia che ci riporta sulla strada più sopra.
23 Agosto 2025; su un tornante, un gigantesco Verbasco, alto più di due metri. che non stiamo ad identificare.
23 Agosto 2025; il sentiero prosegue nel bosco.
23 Agosto 2025; torniamo ora sul selciato
23 Agosto 2025; si giunge a questo incrocio, con Santella;"sura Casera", dove giriamo a ds
23 Agosto 2025; ci si avverte dei pericolosi toponimi dell'Adamello, specie protetta ma vorace. Meglio portarsi un gattonimo.
23 Agosto 2025; sulle cime Barbignaga e Sablunera cominciano ad addensarsi nubi, per ora non minacciose.
23 Agosto 2025; a 1500 metri, mentre la strada prosegue verso ds (Est), troviamo il sentiero per Pla del Luf (quello per Calvario è subito chiuso)
23 Agosto 2025; l'imbocco sembra problematico, ma si allarga subito.
23 Agosto 2025; un cartello di legno ci indica il Lupo. Per il resto la toponomastica promette sudori e fatiche.
23 Agosto 2025; per circa 150m di dislivello (fino a 1650m) la vecchia strada militare ci conduce con grande sicurezza.
23 Agosto 2025; pendenza dolce, tra gli alberi e bei pietroni dell'Adamello.
23 Agosto 2025; un grande vivaio di belle pietre (ho l'obiettivo sporco da un bel po', ma non me ne accorgo!).
23 Agosto 2025; si giunge alla zona degli ammassi detritici, dove la pendenza del monte si impenna. Qui il sentiero si restringe, talora a poco più di 4 dita, per aggirare le strisciate di detriti.
23 Agosto 2025; il sentiero è talora stretto, ma ben marcato. I tornanti sono segnati da ometti e segni rossi a 90°.
23 Agosto 2025; frane e vegetazione hanno ridotto l'antica strada a una traccia di pochi cm.
23 Agosto 2025; anche i rami degli alberi ostacolano per quel che possono...
23 Agosto 2025; ai tratti impervi (ma mai troppo erti), si alternano brevi riposi. Il monte, cmq, cade a destra con pendenze decise.
23 Agosto 2025; causa minaccia di temporale, a 1700m torniamo indietro all'incrocio e prendiamo la strada verso Est, che porta a questo piccolo agglomerato di costruzioni ben tenute, a 1600m.
23 Agosto 2025; qui troviamo il toponimo (ora sappiamo che non è un animale selvatico), che ci era stato anticipato da un indigeno, la mattina alla partenza.
23 Agosto 2025; man mano che avanziamo, sbucano nuove casette.
23 Agosto 2025; ora saliamo fino all'ultima, con balcone.
23 Agosto 2025; bella architettura
23 Agosto 2025; qui c'è anche acqua. La stradella prosegue dietro la casa, ma non risulta dalla mappa, e ci fermiamo qui, anche perchè persiste la minaccia di acquazzone.
23 Agosto 2025; le casette al piano di sotto
23 Agosto 2025; al ritorno prendiamo questa deviazione a sn, che ci riporterà alla via di salita, a 1250m. Le mappe informatiche non risultano corrette, e buona parte del percorso è fuori mappa.
23 Agosto 2025; il percorso è segnato per i ciclisti (forse una manifestazione)
23 Agosto 2025; per un tratto si prosegue al largo
23 Agosto 2025; poi si stringe, ma resta sempre ben percorribile
23 Agosto 2025; passiamo tra tronchi spogli di alberi uccisi dal morbo.
23 Agosto 2025; alfine riprende il selciato, che ci riporta a Valle (con la maiuscola e senza)
23 Agosto 2025; Astragalus glicyphyllos.
23 Agosto 2025; Campanula trachelium albina.
23 Agosto 2025; Epilobium hirsutum.
23 Agosto 2025; Verbena officinalis.
23 Agosto 2025; bellissimo Crocifisso in paese.
n.b. Il Garmin, alla partenza, segna 30-40m in meno. Lo ritaro al ritorno, dopo 4km, dove si vede un picco sulla traccia. Da lì è tarato. Pertanto il punto più elevato del percorso è a 1700.
Distanza totale: 10297 m
Altitudine massima: 1668 m
Altitudine minima: 1111 m
Totale salita: 735 m
Totale discesa: -708 m
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