Corna Piana (1736m) da S.Valentino (Avio) per il “sentiero d.vipere” (Crone de Bes), e GPS

Giro molto bello, anche se un po’ corto. Questo per il sovrapporsi di tre motivi: una coda in autostrada di 40min al mattino, l’affollarsi di un numero incredibile di fiori sul percorso, che ci indussero a continue fermate per fotografare, ed infine le previsioni di temporali nel pomeriggio (non avvenuti). Il risultato è stato che siamo giunti al rif.Graziani, dopo il quale avremmo dovuto salire alla vetta dell’Altissimo di Nago ed al rif.Damiano Chiesa, colà allocato, giusti in tempo per rinunciare alla salita, perché troppo tardi per evitare l’acquazzone che, al momento, sembrava quasi imminente.

Saliti alla località di S.Valentino da Avio, per la bella strada del Baldo, appena dopo l’incrocio con la strada che scende alle case, sulla curva sinistrorsa (con parcheggio appena dopo), parte il cosiddetto “sentiero delle vipere” o “Crona de Bes” in linguaggio degli aborigeni (vuol dire: Corna dei bisci, o delle bisce) (1330m).

Oggi, primo giorno d’estate, tempo coperto, cime del Baldo nascoste, afa: una previsione di temporale alle 12, altre, più misericordiose, alle 15. Decidiamo di fidarci di queste ultime. Tutte sbagliate. Alle 12 sull’Altissimo splende il sole. Lo contempliamo dal basso, addentando un panino nei pressi di Malga Bes.

Il sentiero parte sull’erba, ma gira ben presto a sn, entrando nel bosco, con percorso a tornanti, alternando tratti erti a tratti più dolci. In circa 100m di dislivello si raggiunge la fascia rocciosa sovrastante (1430m), che un percorso perfettamente attrezzato ci aiuta ora a superare. Dopo una prima salita caratterizzata da brevi salti con staffe metalliche e cordino, parte un traversone destrorso che sale con scarsa pendenza, presentando forte esposizione, ma con sentiero ben tracciato, sufficientemente largo da starci con entrambe i piedi, e sempre ben attrezzato con corda metallica. Dopo il traversone, ultima salita su bei gradini in pietra, fino a sbucare (1530m) in un vasto pianoro (Piana de Bes), dove il sentiero ci conduce, in lieve discesa, ad una grande malga, costituita da più edifici, Malga Bes, dove, proseguendo sulla ds si sale al rif.Graziani (da qui torneremo). Noi, però, vogliamo prima raggiungere la vetta sovrastante, Corna Piana, centro di una riserva naturale. Il percorso, ben visibile, ma non segnalato, parte subito a sn della Malga, dalla strada sterrata, e sale blandamente sfruttando una bella strada militare che si sposta verso sn a superare le balze rocciose che danno verso di noi. Giunti sulla cresta occidentale, si abbandona il percorso più largo per un sentierino che sale a ds verso la vetta, cui ci porta attraverso bella vegetazione e resti militari di casematte, postazioni di artiglieria e trincee. Raggiunta la misera vetta, cui manca perfino una piccola Croce a ricordare il sacrificio di chi consumò qui anni della sua giovinezza, il sentiero gira a sn e inizia a scendere, piuttosto sconnesso, ma sicuro, fino a raggiungere l’ampia sella che divide la vetta da un sopralzo roccioso, dove spicca una grande rosa dei venti. Qui evitiamo, sbagliando, di prendere un sentiero (segnalato “alpino”) che scende sulla ds, costeggiando la parete rocciosa (dove avremmo potuto contemplare fiori rampanti) e proseguiamo in piano ad aggirare sulla ds il sopralzo roccioso, per poi girare a sn e riprendere la vecchia strada abbandonata per giungere alla cima. Con pochi tornati scendiamo quindi a raggiungere il rif.Graziani (1630m). 

Qui ci accorgiamo che l’ora è fuggita (potremmo essere in vetta a mezzogiorno, ma sono previsti temporali ed il tempo, uggioso, sembra confermare le previsioni), così decidiamo di allungare un poco il percorso prendendo una sterrata che se ne va pianeggiando verso ds, verso malga Campo (dice il cartello). Trovando altri bei fiori, dopo circa un km la strada inizia a scendere alla malga, che si trova più in basso, ma noi prendiamo a sn il “sentiero dei cirmoli”, che se seguito con pazienza porta alla vetta dell’Altissimo per la cresta Est. Ma solo per breve tratto, che mezzogiorno incombe. Ritorniamo quindi sui nostri passi al Graziani e da lì, per il sentiero che aggira ad Est la Corna Piana, alla Malga Bes. Qui proseguiamo per la sterrata che va verso Ovest e, passando per bei boschi di faggi, raggiunge l’asfalto della strada che da S.Valentino porta al Graziani. Prendiamo quindi a sn e, percorsi i 2 km più pericolosi della giornata, per l’affollarsi di centauri ed altre bestie ancor più feroci (o veloci…) raggiungiamo il parcheggio.

Distanza totale: 12938 m
Altitudine massima: 1730 m
Altitudine minima: 1348 m
Totale salita: 576 m
Totale discesa: -576 m
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