monte Pizzocolo (1581m) da Ortello di sopra, con discesa su S.Urbano, con GPS

Sul Pizzocolo, oltre che due volte da giovane, quando non c’erano le fotografie digitali, sono salito nel 2010, con la neve, e nel 2013, con la nebbia, come potete constatare qui. Nel 2010 feci pressapoco lo stesso percorso di oggi (senza errori, però), mentre nel 2013 salii da S. Michele per la valle di Sur per il passo dello Spino.

Da Sanico si sale in automobile fino al primo parcheggino, a 690m, da dove parte il percorso per la cresta Sud (strada dell’Oppolo), che noi però evitiamo, per salire per la via normale, che si stacca mezzo km più avanti. Noi parcheggiamo qui, ma alpinisti ben più arditi spingono il mezzo fino al prossimo parcheggio, se non addirittura fino a S.Urbano (fino lì è lecito proseguire motorizzati). Proseguiamo quindi a piedi lungo la via cementata fino a Ortello di sopra (760m), dove prendiamo a destra per una strada pure cementata per lunghi tratti, seguendo le indicazioni per Malga Valle (stranamente il nome Pizzocolo appare solo piccolo piccolo). Seguendo pazientemente le indicazioni (oppure, a 1200m, prendendo un sentiero sulla destra, non indicato, ma molto bello e segnato), si giunge ai 1330m di malga Valle, tra faggi e carpini annosi e bellissimi.

Dalla malga si sale per sentiero segnato, fino ad incontrare a T (1450m) il percorso che sale dal passo Spino, e che prenderemo al ritorno per rientrare da S.Urbano. All’incrocio si prosegue prendendo a destra, e giungendo in vetta senza problemi. La vetta è affollata, anche perchè vi giungono le comitive che salgono dalla cresta Sud, facile arrampicata, neppure molto esposta.

Ridiscesi, all’incrocio a T, poseguiamo diritti verso il passo dello Spino. Non avendo ripassato la materia, sicuro di ricordarmi tutto, stavolta sbaglio, girando a sn troppo presto, seguendo una freccia, dove S.Urbano appare in caratteri minuscoli, sotto altre indicazioni di malghe e baitelli. Dovevo solo aspettare il prossimo incrocio. Così, per giungere a S.Urbano, e non ritrovarmi sulla via di salita, devo prendere vari sentierucoli, non indicati nè segnati, che mi portano a transitare per località bellissime e sconosciute. Giunto alfine al Casetto del Veronese, dove una bella panchina di cortesia permette il dovuto ristoro, prendiamo poi una stradella che ci riporta a S.Urbano, con un percorso un po’ più lungo del dovuto, ma con svariate soddisfazioni paesaggistiche e botaniche. Da S.Urbano torniamo al parcheggio di partenza per strada carrabile.

Distanza totale: 13195 m
Altitudine massima: 1577 m
Altitudine minima: 680 m
Totale salita: 976 m
Totale discesa: -958 m
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