Ponte Franato, da Persone, con GPS

La settimana scorsa abbiamo ripercorso il sentiero militare Bocca di Cocca-Bocca di Valle (vedi qui). Questo ci ha suscitato la voglia di ripetere anche il tratto (forse ancor più bello) Bocca di Valle-Bocca di Cablone, che risale le balze del monte Cortina. Questo tratto, percorso in anello da Bondone, come l’ultima volta, risulta però troppo lungo per noi, oramai invecchiati nel tempo, anche se non in botti di rovere.

Pertanto, cercando un percorso più breve, ho pensato che si potrebbe partire da Persone, salire da lì a Bocca di Valle, e ridiscendervi per la strada che riporta da Bocca di Caplone al Ponte Franato e poi a Persone. 

Il percorso sarebbe risultato ancor più corto se fosse stato percorribile in automobile il tratto Persone-bivio per Messane (Pramaus), che sono 2km con 200m di dislivello. In più, dalla cartina GPS risulta esistente un sentiero (senter dei Vargù) che taglia gran parte dell’anello fatto dalla strada, ed evita la risalita (altri 200m) dal Ponte Franato.

Pertanto di decideva di uscire in avanscoperta per accertarsi di queste due cose. Posteggiati a Persone (912m), nel bel parcheggino sopra il paese, prendiamo la strada per Messane, che risulta sia permessa, sia in ottime condizioni fino a Pramaus (1080m), dove si trova un bello spiazzo per parcheggiare, e si incontrano le strada di Messane (che sale a Bocca di Valle) e quella che prosegue in piano per il Ponte Franato.

Accertato questo primo punto, proseguiamo vero il fatidico ponte, per trovare l’inizio del sentiero dei Vargù, che si trova poco dopo l’inizio della discesa di 200m verso il torrente Armo, attraversato dal Ponte Franato.

Poco prima dell’incrocio col sentiero, troviamo alcune persone intente a tagliare legna, per liberare il Paese dal servaggio verso gas e petrolio.

Il primo a cui chiedo del sentiero, mi descrive gentilmente come individuare il punto di partenza (una piccola lapide votiva), ma afferma che il sentiero, ormai, non è più percorribile. Un secondo, al contrario, dopo avermi confermato sulla lapide di inizio sentiero, dice di averlo percorso due anni fa, prima che bruciasse il bosco. Vista l’incertezza delle indicazioni, incontrata la lapide (1895-1972, colpito dal fulmine), decidiamo di soprassedere per il momento e di scendere al famoso manufatto franato, dove non eravamo mai stati prima. 

Il ponte (912m) non reca tracce di frane (evidentemente è quello nuovo) e presenta la curiosità che la strada per Armo che parte dopo averlo attraversato, vi passa sotto, accanto al torrente.

Torniamo indietro al senter dei Vargù, e decidiamo di salirlo per un tratto, onde accertarne di persona le condizioni. Il sentiero risulta essere una bella strada militare che parte salendo verso dx, e poi sale con bei tornanti prima nel bosco, poi passando sotto rocce incombenti, ma alla fine ci porta ad incrociare la mulattiera che da Messane porta a Bocca di Valle. In un primo momento non ce ne rendiamo conto, pensando di essere sulla strada dei Vargù (Vargù è una località a mezzo sentiero, in uno spiazzo con ben tre case). Ma ce ne rendiamo conto rapidamente, perché prendendo a sn, sbuchiamo tra le baite di Messane, da dove in breve scendiamo a Pranaus..

Ripensando poi ne concludo che il sentiero parte dal primo tornante sinistrorso della strada militare (non segnata su nessuna carta), dove, passando, mi era parso di vedere una traccia che proseguiva diritta. Comunque, per i Vargù missione fallita. Alla prossima.

Resta il disappunto del fatto che i due che ci avevano indicato la partenza del sentiero, non ci avevano avvertito del possibile errore, dato che la strada risultava essere molto più larga ed invitante dell’ipotetico sentiero.

Distanza totale: 12072 m
Altitudine massima: 1191 m
Altitudine minima: 890 m
Totale salita: 551 m
Totale discesa: -547 m
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