cima Gavardina (2047m), dal Faggio di Concei, con GPS

Cima Gavardina (2047m) la vetta più a Nord della valle di Concei, e si trova ad Est della Bocca dell’Ussol (1878m), il passo che schiude a Nord la valle di Concei ai salitori delle Giudicarie. La cima costituisce uno snodo tra i due tratti di monti che costeggiano la valle ad Est e ad Ovest e una catena che si protende a Nord, fin sopra Tione, culminante col monte Altissimo (2122m). Essa si trova sul bellissimo, ma impegnativo sentiero che percorre l’intera cresta della valle di Concei, dal rif.Pernici ad Est, alla vetta del Cadria ad Ovest. Vi sono salito, passando dall’Ussol, dall’Albergo-Rifugio il Faggio, a 1000m in fondo alla valle di Concei, ma vi si sale più brevemente da Bondo, raggiungendo in auto la malga Gavardina (1389m), e salendo da qui all’Ussol (l’ho imparato solo oggi, da alcuni salitori trovati per strada).

Ero già salito alla Bocca dell’Ussol qualche anno fa, in tempi migliori, ma mi ero fermato lì, avendo trovato bellissime fioriture di Saxifraga tombeanensis, nascosta tra le rocce che salgono sotto la bella Croce. Sono ripassato anche recentemente al Faggio, scendendo dalla Sella di Lomar, con il giro delle baite.

Giunti al Faggio, si può proseguire in macchina ancora per circa mezzo km fino al Bait dele Vele, dove un improvvido cartello tondeggiante e forse abusivo preclude il facile prosieguo per almeno un altro km. Comunque qui giunge un altro sentiero da Lomar, da cui scenderemo. Pertanto qui si parcheggia.

Si prosegue sulla strada bianca, per un km fino ad una presa d’acqua. Da qui è imperativo proseguire a piedi costeggiando il torrente. Si sale per l’erta mulattiera fino a malga Gui (1444m), dove si trova acqua corrente (rubinetto) e, da oggi fino a settembre, formaggio di capra.

Qui si gira a sn e si sale fino alla Sella de Lomar (1600m), dove si rigira a dx, verso l’indicato Ussol, addentrandoci per breve tratto nel fitto faggeto. Si esce dal bosco e si affronta il lungo sentiero di costa (mal tenuto, forse perchè rovinato dalle moto), che alterna tratti più dolci ad erte brutali.

Sotto l’Ussol il sentiero fa un curvone a sn (ben sistemato, rispetto all’ultima volta, che sembrava il Vigorelli), e sale con bella scalinata all’intaglio. Da qui, che non c’è mai stato, sale brevemente a sn a visitare la cappelletta ricavata tra le fortificazioni (Croce e bandiera). Noi, che ci siam già stati, abbiamo proseguito a dx verso la Gavardina, indicata in 30min.

Il sentiero è sempre un poco esposto, ma sostanzialmente ben tenuto e facile. Solamente, appena partiti, un breve passaggio su roccette, dove stare alti ed usare le mani, e, a metà percorso, su una contropendenza, un  metro di cresta esposta ed in discesa. Ma la si può aggirare tornando indietro per quattro metri e prendere il sentierino indicato da un palo, che aggira l’ostacolo verso Concei.

Infine si sale una anticima che costringe a 30 metri di discesa, ma può essere aggirata a dx (Concei) da un facile sentierino (fatto in discesa, dove lo si vede bene). La vetta è larga (finalmente!), con bella Croce degli Standschuetzen, che si trova ovunque gli Austriaci abbiano combattuto. Da qui parte un sentiero verso Nord per l’Altissimo di Bondo, mentre verso Sud-Est si va al Dos dela Torta (2156m), tutto circondato dalle sue candeline (picchi rocciosi), raggiungibile in un’ora di bel sentiero di cresta.

Ci si potrebbe andare, ma è la mia prima uscita con più di 1000m di dislivello dopo le mie disavventure con le ginocchia.

Ritorno per lo stesso fino a Lomar. Qui scendiamo dall’altra parte, Ovest, fino a trovare la deviazione per tornare al Bait dele Vele. Bel percorso tutto all’ombra, con un tratto di strada finale.

Al Bait dele Vele abbiamo la sorpresa di cogliere l’arrivo delle Capre di malga Gui, che arrivano motorizzate e stipate su di un gran camion che qui scarica le dette.

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Distanza totale: 13546 m
Altitudine massima: 2020 m
Altitudine minima: 1012 m
Totale salita: 1082 m
Totale discesa: -1082 m
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