sul Dragoncello (1076m) dalla Maddalena, con GPS

Per rispettare il divieto di uscir dal proprio comune, andiamo sul Dragoncello, che sorge fuor dai confini comunali, partendo dalla Maddalena, accettando la penale del ritorno in salita.

Posteggiamo al grande parcheggio, appena giunti in cima, anche se poi scopriamo che si poteva andare più avanti, fino al Grillo, ed anche più sopra, proseguendo per la strada asfaltata in salita, fino al divieto.

Si segue il sentiero bianco-azzurro “Tre Valli”, che percorre tutta la cresta, costeggiando le innumerevoli antenne civili e militari, e poi scende sul valico di S.Vito, che si apre tra Nave e Botticino. Si passa accanto alla chiesetta e si sale per sterrata fino a ridosso del monte, dove si trova un bel roccolo tra i castagni.

Qui inizia il sentiero che sale al Dragoncello (verso sn parte invece il “senter Bandit” che porta, con lungo percorso e passando tra feroci rovi non adeguatamente trattati, fino al valico di S.Eusebio).

Non vi è al mondo monte più stupido del Dragoncello, ma tra la chiesetta di S.Vito e la colma sovrastante, già tra un mese fioriranno fiori bellissimi, alcuni che si trovano solo qui, come il Geranium macrorrhizum, il Dictamnus albus, la Dactylorhiza sambucina ed il rarissimo Aphyllantes monspelliensis .

Per oggi ci accontentiamo della Scilla bifolia, dell’Hepatica nobilis, della pelosissima Anemone montana e di violette di vari tipi e pezzature…

Ad un certo punto dell’erta troviamo il segnale, verso sn, per la Campana del Dragoncello, cui ci portiamo, per poi risalire lungo la cresta che da lì raggiunge il sentiero principale poco oltre il grande prato con case che si trova proprio dietro la cima del monte Bonaga, una modesta altura che interrompe la cresta di salita. Si continua fino alla vetta e si ridiscende per il principale.

Triste risalita alla Maddalena, con lo stomaco pieno, dopo aver pranzato al sacco presso il roccolo alto di S.Vito, al termine del sentiero di discesa.

Nel tratto di cresta della Maddalena, proviamo una variante, prendendo a dx un “sentiero degli alpini”, ma finiamo nelle piante schiantate dal maltempo, recuperando la cresta per un provvidenziale viottolo trasversale.

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Distanza totale: 17165 m
Altitudine massima: 1079 m
Altitudine minima: 536 m
Totale salita: 1097 m
Totale discesa: -1110 m
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