Giro piuttosto infelice per vari inconvenienti capitatici. Si voleva parcheggiare a Faserno, scendere fino al Ponte della Presa, salire a Serodine, raggiungere da qui malga Vacil e tronare a Faserno, passando per il Cristo dei Venti.

Saliamo per la strada per Faserno (la si prende poco a Nord dello svincolo per Storo) fino a trovare ghiaccio nell’ultimo tornante destrorso. Parcheggiamo così a 1280m. Risaliamo la strada fino al tornante sinistrorso (1350m) e prendiamo la strada per il Ponte della Presa, che scende di in centinaio di metri. Al ponte troviamo un sacco di neve, che prosegue, a tratti, sulla strada per Serodine, rallentando il cammino. 

Ma il guaio maggiore sta nel fatto che, nel frattempo, il Garmin mi si stara di 200m, segnando una quota inferiore.

Giunti allo Stal de Rode (1550m), la strada finisce ed inizia un sentiero non segnato e poco battuto, per di più coperto a tratti da neve. Così non giungiamo a Serodine sul sentiero, ma incrociamo il percorso che da Serodine va a Vacil. Malga Serodine è a 50m lineari sulla destra, e ne vediamo il tetto. Ma il Garmin segna 1500m, e così penso che mi manchino ancora 200m di salita, e prendo il sentiero per Vacil, credendo di essere ancora sulla via per Serodine. Dopo non molto arrivo nella neve alta, e ritorno indietro, disperando di giungere mai a Serodine. Invece, tornati all’incrocio, ci portiamo alla costruzione che vediamo vicina e scopriamo essere proprio a malga Serodine (1706m).

Ritaro il Garmin (vedi traccia) e capisco l’errore commesso. Oramai si è fatto tardi, mangiamo e torniamo.

Giunti al Ponte della Presa, poichè il giro ci sembra corto, decidiamo di scendere fino alle Seghe, e rientrare per la vecchia strada che vi giunge da un tornante della strada per Faserno.

La strada nel frattempo non c’è più, perché è franata. Ci si passa ugualmente, a piedi, ma, giunti al tornante della principale, scopriamo che anche questa è franata. Saliamo un tratto, ma dobbiamo tornare indietro. Allora prendiamo il tratto in discesa. Anche questo è franato, ma ci si passa. Giungiamo così alla strada (evidentemente nuova), e risaliamo per 280m sull’asfalto. Non è da rifare.

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5 Febbraio 2022; sulla strada che scende al Ponte delle Prese si incontra questo incrocio (visto al contrario). Si resta sulla strada bassa!

5 Febbraio 2022; il Ponte delle Prese

5 Febbraio 2022; la strada che sale verso Serodine

5 Febbraio 2022; ghiaccio nel torrente

5 Febbraio 2022; la strada è una lastra di ghiaccio vivo

5 Febbraio 2022; giungiamo allo Stal de Rode, dove la strada finisce e si sale (nella neve) per un sentiero non segnato.

5 Febbraio 2022; il sentiero per malga Serodine.

5 Febbraio 2022; per malga Serodine si attraversano prati innevati, dove il sentiero si perde

5 Febbraio 2022; qui siamo già sul sentiero per Vacil (segnato), ma noi crediamo di stare ancora salendo a Serodine, per il Garmin starato.

5 Febbraio 2022; il percorso si fa sempre più innevato

5 Febbraio 2022; qui, giunti nella Siberia orientale, e disperando di giungere mai a Serodine, torniamo indietro

5 Febbraio 2022; arriviamo, con grande sorpresa, a malga Serodine

5 Febbraio 2022; malga Serodine

5 Febbraio 2022; malga Serodine

5 Febbraio 2022; malga Serodine

5 Febbraio 2022; malga Serodine

5 Febbraio 2022; al ritorno: attraversamento di torrente sul ghiaccio, con l'acqua che scorre sotto

5 Febbraio 2022; tratti di ghiaccio vivo

5 Febbraio 2022; ponticello fuori percorso, ridiscendendo

5 Febbraio 2022; edificio nei pressi de Le Seghe

5 Febbraio 2022; bel Diedro sopra Le Seghe

5 Febbraio 2022; Croce

5 Febbraio 2022; località Le Seghe

5 Febbraio 2022; pallone gonfiato

5 Febbraio 2022; altro pallone

5 Febbraio 2022; la strada per Le Seghe

5 Febbraio 2022; strada per Le Seghe in un tratto franato

5 Febbraio 2022; giungiamo alla strada principale, ma non è più lei: il tornante è franato sotto e sopra, e c'è una strada nuova. Saliamo, ma la frana ci respinge.

5 Febbraio 2022; il tornante in oggetto

5 Febbraio 2022; il tornante; da qui prendiamo a scendere fino alla strada nuova.