il monte Frerone (2673m)

Bella cima, con caratteristiche geologiche interessantissime. Già per raggiungerlo si deve attraversare la Valfredda di Bazena, che offre fioriture splendide, anche grazie al terreno misto, calcareo-siliceo. Ma la vetta del Frerone è stata evidentemente, nelle Ere, il punto di scontro tra i magmi calcarei e silicei, che vi si sono accartocciati e sovrapposti, così da presentare oggi spettacoli, se non sconvolgenti, almeno coinvolgenti.

Vi si giunge, normalmente, dal passo di Valfredda (2338m), sul percorso Bazena – lago della Vacca, attraverso un sentiero parzialmente attrezzato e poi una bella strada militare che ne risale zigzagando le balze. Purtroppo, una frana, e l’incuria di chi dovrebbe, ha reso il percorso un poco pericoloso, specie ritornando.

Un secondo percorso consiste in un sentierino che ne risale la costa Nord, partendo dal punto più basso della cresta Frerone-Terre Fredde, raggiungibile dal percorso Bazena-Vacca, superato il passo di Valfredda di circa 1 km. Non lo ho mai percorso, e perciò non voglio dirne nulla, se non che appare un poco esposto, e da evitarsi con neve o ghiaccio.

Salita al Frerone (via normale -2673m): si parte dal rifugio Bazena (1802m), sulla strada Breno (Bienno)-Crocedomini, prendendo la strada per il lago della Vacca, attraverso la Valfredda. Giunti pochi metri sotto il passo di Valfredda, si gira a sn (cartello), scendendo per qualche metro, e si percorre un lungo traversone sotto la montagna, fino ad aggirarla completamente. Questo è il tratto in cui fare attenzione. Subito all’inizio, una frana ha reso il passaggio in un canalino degno di attenzione (specie al ritorno). Speriamo la sistemino. Successivamente, un passaggio su staffe non offre troppa difficoltà. Ancora avanti, attenti alla catena, libera di precipitarvi da basso, visto che ha perso ancoraggi. Ma il brutto è solo il primo canalino, il resto non è difficile. Poi il sentiero comincia a salire fino ad immettere in una vasta conca che aggira la vetta, tra Frerone e Corna di Stabio. Senza neve o ghiaccio, salite senza problemi. Altrimenti metteteci un po’ di attenzione. Poichè la neve c’è (quasi) sempre, portatevi ramponcelli. (EE)

att.ne: sono tornato su monte (2016) ed ho trovato il percorso iniziale molto ben sistemato, con catene e pioli per i piedi. Resta per EE, come avverte un cartello all’inizio.

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Giro del Frerone, con traccia GPS. Bella escursione, in ambiente selvaggio. Saliti al Frerone per la via descritta qui sopra, si ridiscende brevemente fino alla base dello sperone di vetta, dove si abbandona il sentiero segnato (che gira a sn), prendendo, verso dx, per una traccia che, passando sotto la parete, porta ad un largo e breve canalone erboso che si risale zigzagando per evidente traccia militare (vedi immagine). Giunti alla cresta, si trova uno stretto canalino pietroso, all’inizio un poco precipite, poi man mano più largo e meno erto. Si discende fino alla spianata sottostante (250m), nella valle di Braone,dove si gira a destra e, rimanendo sempre alla stessa quota, con brevi salite per superare costoni, si giunge al passo del Frerone (2414m), per scomoda pietraia. L’ultimo tratto può essere percorso in cresta, che corre pochi metri sopra, prendendo il sentiero che scende dalla vetta verso Nord e aggira gli ultimi speroni da destra. Dal passo si scende a destra fino al percorso che dal passo della Vacca torna a Bazena per il passo di Valfredda.

Costone di Valbona (2415m). Un percorso escursionistico, in zona, molto bello paesaggisticamente e naturisticamente (vi si trova l’Allium lusitanicum) è costituito da questo monte, che si erge a Sud-Ovest del Frerone, in ValBona, una valletta ad Ovest della ValFredda. Partiti da Bazena verso la Valfredda, si incontra poco dopo una strada verso sinistra. Questa porta alla malga ValBona, ma con qualche difficoltà (frane). Più in alto, giunti alla malga ValFredda (2000m), si trova un’altra strada, sempre verso sn, più agevole. Alla malga ValBona si aggira il costone, che la sovrasta, salendo verso sinistra, fino a portarsi in cresta. Da lì si segue la cresta fino in cima. Ritorno per lo stesso, oppure scendere per la cresta dall’altra parte fino ad un vallone che riporta a valle.

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salita al Frerone

salita relativamente facile, ma con qualche difficoltà proprio all\'inizio

giro del Frerone

le rocce del Frerone

la piramide del Frerone è tagliata a mezzo, dall'alto al basso, dalla linea di separazione calcareo-siliceo

paesaggi dal Frerone

giornata non propriamente propizia al paesaggio, ma pazienza...

la ValFredda di Bazena

la ValFredda costituisce di per sè una meta degna di una giornata, per le rocce, le cime ed i fiori che vi si possono scoprire

il Costone di ValBona

bella gita in ambiente bucolico-georgico-camuno