rif.Pian de la Palù (1587m) e Termen (1600m) da S.Vigilio di Rogno (800m), giro ad anello, con GPS

Quindici giorni fa siamo saliti al Magnolini da Ciar di Ceratello, ed ogni sentiero era ben segnato, ed ogni bivio munito di palette di indicazione. Ingannati da ciò, abbiamo pensato di salirvi da S.Vigilio di Rogno, per la valle dell’Orso. Tutto il contrario: segni radi e vecchi, incroci non segnalati, nessuno in giro (non un’anima viva incontrata sui sentieri, gran folla, invece, tra Termen e Magnolini, dove si sale con la teleferica).

Cosicchè, partiti con l’intenzione di fare un giro ad anello in senso antiorario (arrivo al Termen, ritorno dal rif.Pian de la Palù), pur partendo correttamente, siamo arrivati, nostro malgrado, prima al rifugio, per poi scendere dal Termen, in senso orario. Tutta colpa di un incrocio non segnato (sgorbio vecchissimo su una pietra, non visto), dove si doveva girare all’indietro, quasi in discesa. Dal tracciato e dalle immagini si vede. Comunque ne è riuscito un giro più bello, con angoli sconosciuti e, credo, non più frequentati. 

Uscendo dalla superstrada all’uscita per Rogno, ad una rotonda trovate l’indicazione S.Vigilio, a cui si sale passando per Castelfranco (altra frazione di Rogno). Giunti ad 800m, si supera S.Vigilio e si prende, in piano, per Monti. Giunti ad una curva (a destra piazzola elicottero), si parcheggia sulla sn (5-6 posti). Da lì parte una strada cementata (cartello con indicazione rif.Pian de la Palù), che sale pittosto ripida. Si supera una casa e, poco sopra, si giunge ad un incrocio. A sn si prosegue per il rifugio, a destra, in piano, si attraversa il torrente e si riprende a salire per strada cementata. Giunti a quota 1070m, si incrocia una strada concorrente da ds, che sembra salire essa stessa. Invece bisogna prendere proprio quella e, dopo circa mezzo km pianeggiante, si giunge ad incrociare la strada che da Monti (altra fraz di Rogno) sale al Termen. Da qui non si sbaglia più, ma noi già avevamo sbagliato all’incrocio precedente, proseguendo diritti per la bella stradella, che alternava tratti selciati e tratti scoperti. Qualche pianta caduta, si supera facilmente aggirando. Giunti ad un secondo incrocio (sempre non segnato- i segni oramai li abbiamo persi), teniamo la sn, per la strada più larga. Una breve erta, poi la strada gira a ds ed entra nella valle, in orizzontale. La strada è bella, sembra militare, sorretta da muretti a secco, sullo strapiombo che cade sul torrente che scorre chissà dove giù sotto. Troviamo perfino una santella, con Madonna vezzosetta. La strada giunge alfine ad incrociare il torrente, ma qui si ferma e scompare. Di là prosegue un sentiero che sale indiagonale nel bosco. Lo seguiamo fino ad un rudere, a 1250m. Qui il sentiero finisce. Qualche labile traccia al di là, ma nessun segno di recente passaggio. Fortunatamente, 50 metri sotto, avevo già notato un altro sentiero, meno battuto, che saliva diritto, infilandosi in un canaletto, passando sotto due tronchi caduti. Torniamo indietro e prendiamo quello (tanto, a quel punto, ci eravamo già accorti di aver sbagliato, ma pensavamo all’ultimo incrocio, non a quello effettivo). Ma un sentiero con qualche traccia di passaggio, da qualche parte porterà. In effetti, dopo 200m di salita, a 1400m incrociamo, nei pressi di una villetta nuova, la strada cementata che sale al Pian Palù. Si tratta di una scorcaiatoia del percorso effettivo, molto erta, realizzata proprio per servire alcune case nel bosco. La seguiamo fino ai 1600 del rifugio, trovando prima la neve abbondante. Al rifugio si arriva girando a ds ad un trivio, dove a sn si sale al monta Alto, quasi diritti a sn si va al Magnolini, a ds al Pian Palù. Qui non ci sono palette di indicazione, ma solo un numero scritto su un palo. Se non lo sai, non lo prendi.

Percorriamo un grande giro sulla neve battuta, incrociando la lunga processione dei gitanti, e giungiamo proprio sotto il Termen. Vista terrificante di una folla accalcata. Sotto si vede l’imbocco della stradella di discesa, ancora innevata. Scendiamo ed imbocchiamo, passando sotto due tronchi. La neve cessa subito, rimanendo solo a brevi tratti. Passiamo per quasi un km tra piante cadute e divelte dalla tempesta del 2018. La strada è stata chiusa dal 2018 fino a quest’anno, quando è stata parzialmente riattata, almeno per gli ecursionisti. Scendiamo fino alle case della Plaza, dove mangiamo.

A quota 1070m, grande santella, occorre girare bruscamente a ds, all’indietro, per tornare in piano all’incrocio dove ci eravamo sbagliati. Da lì si rientra al parcheggio.

Distanza totale: 12813 m
Altitudine massima: 1647 m
Altitudine minima: 822 m
Totale salita: 917 m
Totale discesa: -907 m
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