i laghi Seroti

I laghi Seroti sono cinque  (il lago Seroti inferiore; il lago Storto; un lago alto intermedio e due laghi Superiori Orientali), più una serie di piccole pozze, sotto il lago Storto; sono racchiusi in una cerchia di ardite cime che, a Est vanno dal corno dell’Omacciolo (2410), a Sud, proseguendo per il m.te Tremoncelli (2724m) ed il corno Tremoncelli (2834m); a Nord dalla cresta tra il c.no Tremoncelli ed il monte Serottini; ad Ovest , partendo da Nord, dal monte Serottini (2967m), cima dei Tre Comuni (2901m); i Dossoni (2910m) ed una cresta minore che dai Dossoni scende fino al Pianaccio.

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Escursioni documentate.

1) giro dei laghi: si parte dalla malga Salina bassa (2100m), sopra la distesa paludosa del Pianaccio, raggiungibile in automobile dalla strada del Mortirolo, superata la chiesetta di S.Giacomo e girando a destra subito dopo l’Albergo Alto, dove la strada si spiana. Parcheggiato sulla strada, si sale alla vicina malga e si prosegue in piano per un percorso difficoltoso e fangoso, fino a raggiungere il sentiero per il lago, che sale verso sinistra (Nord). In alternativa, si parcheggia alla fine della strada asfaltata, dove inizia la strada per la malga Bighera, che scende un tratto verso sn e poi prosegue diritta fin sotto il monte, dove si incontra il sentiero che sale al lago. Si sale in diagonale, costeggiando la valletta della malga Bighera, fino a raggiungere il bel lago Seroti inferiore. Lo si supera, costeggiandolo da una parte o dall’altra, e, invece di prendere a destra per il “Senter de l’Asen“, si sale verso sinistra per un sentiero dapprima piuttosto erto, ma che si spiana e si addolcisce più in alto. Questo sentiero, ben segnato, porta fino al lago più alto e più bello, il lago Storto (2700m) (vedendolo, ci si spiega il nome). Si costeggia il lago sulla destra, ed in fondo si trova un sentiero che scende, verso Est, fino a portarsi sopra un altro lago rotondo a 2573m, a cui si scende. In prossimità di questo lago, è possibile ridiscendere a valle per un sentiero segnato che si infila giù per la valletta che parte dal lago. Si prosegue invece diritti, si possono raggiungere i due laghetti orientali (2623m e 2603m). Proseguendo dopo questi, dopo una breve salita, si incontra il sentiero che sale (a sn) al corno Tremoncelli. Seguendolo verso destra, questo ci riporterà al lago inferiore, incontrando più in basso il “Senter de l’Asen“.

2) Corno dell’Omacciolo (2410m): ne abbiamo parlato nella escursione “Senter de l’Asen” in val Grande di Vezza. Imboccato il sentiero (Senter de l’Asen), dopo il lago Seroti inferiore, e raggiunta la spalla erbosa che immette nella val Grande (dove il sentiero gira decisamente a sinistra), si sale diritti per la massima pendenza, giungendo alla vetta senza particolari difficoltà.

3) Corno Tremoncelli (2834m): superato il lago Seroti inferiore, si scende nella conca successiva e si prende a destra, per il “Senter de l’Asen“. Quando però il sentiero, dopo una breve salita, gira pianeggiando verso destra, si continua a salire (indicato e segnato), per la dorsale del monte che scende da Nord. Si raggiunge una grande conca pianeggiante, in fondo alla quale il sentiero sale verso sinistra, a costeggiare il Tremoncelli da Sud, fino a portarsi dall’altra parte, appena sopra i laghi Seroti Superiori Orientali. Qui il sentiero gira a destra e raggiunge la cresta Ovest del monte, dalla quale sale alla vetta, che, alla fine, può essere attinta direttamente o aggirata sulla destra (attenzione, qualche passo esposto).

4) cima dei Tre Comuni (2901m): sorge ad Ovest del lago Storto. Giunti al lago, si gira a destra per percorso segnato che si porta sotto un valloncello detritico e lo risale senza particolari difficoltà. Giunti sulla cresta, si gira a destra e si sale fino alla bella vetta, divisa dal monte Serottini da un goletto, forse percorribile. Comunque, il sentiero segnato prosegue e scende, girando a sn, in val Varadega, sul passo che  termina la valle, e divide da cima Varadega. Questa è infatti una seconda via di salita.

5) i Dossoni (2910m): si sale a questa cima per percorso libero, salendo dalla cresta Sud, partendo da un goletto che si raggiunge sia dalla conca dei laghi Seroti, lasciando il sentiero che sale al lago Storto a circa 2500m, girando a sinistra e salendo un pendio pietroso, sia dalla valletta dei laghi di Grom, dall’altra parte della cresta. Questo percorso è migliore. Si parte dalla malga Salina, e si sale dietro la malga, verso Nord, e, superate  alcune trincee, portandosi, per sentiero, all’imbocco della valletta che costeggia il Grom da Est . Si supera il gradino di valle con un traverso da destra a sn, e si raggiunge il primo lago di Grom. Si prosegue, costeggiandolo a sn, e si continua a salire, piuttosto a destra, trascurando il secondo lago. Si raggiunge così il goletto sotto cima Dossoni, dove si risale l’ampia cresta, cercando i passaggi migliori.

Raggiunta la vetta, è possibile seguire la cresta verso Nord, calando ad un valloncello detritico che scende verso destra, poco sotto il lago Storto. Qui la cresta si fa più affilata e rocciosa, e la si abbandona con piacere, rientrando dal percorso dei laghi.

6) monte Serottini (2967m): meta ambita ma non facile, specie nell’ultimissimo tratto. La via migliore sale dal lago Storto, costeggiandolo a sinistra (dalla parte del monte). Qui il percorso è malagevole, su massi e detriti. Ma, salendo in diagonale, nella seconda metà del lago si incontra una traccia che inizia a salire diritta e sbuca sul costone sovrastante, dove il sentiero si fa più marcato e comodo fino a giungere ai 2900m, dove si affaccia dalla spalla Est della vetta, che cade con orribile dirupo sulla Valtellina. Qui si gira a sinistra e si sale ancora qualche metro, fino a quando il sentiero ridiscende per aggirare sulla sinistra alcune paretine sommitali e poi attingere la vetta (inutile portarsi canistri e bottiglioni: si dice così, ma non si attinge nulla…). Qui il tragitto si fa periglioso, e lo si affronta solo dopo brevi colloqui con prete e notaio (inutile tentare il passaggio a dx, è molto peggio, perchè tutto instabile). Oppure ci si accontenta di dove si è giunti, come ho fatto io, scusandomi con la nebbia che saliva a coprire tutto.

Il ritorno può essere fatto dallo stesso percorso, oppure si può scendere per sfasciumi puntando all’acroro erboso che si trova in fondo al lago Storto (Est); non è difficile, basta spostarsi, dove si può, verso sinistra. Dall’acroro si scende puntando alla striscia di terreno a fine lago, per facili canaletti (da uno, verso destra, sono sceso io)

7) i camosci del Tremoncelli.  Anche questa fa parte delle gite brevi, a causa del ginocchio malridotto che, credo, mi toccherà sopportare per sempre (addio ai bei 1500m di salita, e con questi a tante belle vette!). Parcheggiata la macchina al Col Carette, in testa alla val Bighera (2093m) (sarebbe già divieto, per un centinaio di metri, ma ho visto che lo fanno tutti, fino a ché qualche guardia a corto di lavoro non ci multerà tutti quanti), si sale con lungo traversone semipiano al primo lago Seroti (2210m). Costeggiato il lago da una parte o dall’altra (i sentieri si ricongiungono),  si prende il Sentiero dell’Asino, che cala un poco verso destra nella conca sottostante, per risalire dall’altra parte, dopo aver attraversato il torrente su un ponticello. Si sale per la dorsale del monte verso sn, fino al bivio segnato, dove il Sentiero dell’Asinogira verso destra, mentre voi, per quanto asini siate, dovete abbandonarlo e salire verso sinistra, in direzione Tremoncelli e Laghi Seroti superiori. Il sentiero sale fino a giungere in una bellissima conca, tra i 2400 e i 2500m, che si spinge tra il Corno Tremoncelli e la catena di picchi che corre alla vs destra. Si risale la conca, seguendo il torrente, fino ad una alta e impraticabile morena. Qui si gira decisamente a sn e, seguendo il sentiero segnato, in alcuni punti molto erto, ma facile, si giunge al primo Lago Superiore (2602m). In questo tratto, e nella conca di cui prima, si incontrano moltissimi camosci, che qui stanno d’abitudine. Il secondo lago sta più alto, sul sentiero per il Corno Tremoncelli. Noi lo abbiamo trovato completamente vuoto. Tornati a valle, per un vallone che scende verso dx, abbiamo ripreso il sentiero che va verso il lago Rotondo e poi al lago Storto. Appena prima del Rotondo, un breve tratto un poco esposto, ma facile. Giunti al Lago Rotondo, volevo scendere a valle per il facile sentiero, non segnato sulla carta, che da qui si diparte verso valle. Tradito dalla memoria, ho sbagliato l’attacco, che dovrebbe essere poco più avanti (è anche segnato da un bollo rosso), e sono sceso lungo l’emissario del lago, che scende ad una bella conca acquitrinosa e poi prosegue apparentemente facile, fino a giungere a salti impraticabili e mortali, che mi hanno indotto ad un ritorno ben penoso, a causa dell’eccessivo peso dato dalle pive nel sacco.

Senza cercare altri guai, siamo risaliti puntando a dx, per abbreviare, fino al sentiero che ci ha riportati ai Laghi Superiori e poi, per il percorso di salita, fino al parcheggio lontano.

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i laghi Seroti

lungo giro, di grande soddisfazione

sul Corno Tremoncelli

da non confondere col monte Tremoncelli, che sono le tre cime rocciose alla sua destra (Sud-Est)

sui Dossoni

su cima dei Tre Comuni

escursione compiuta salendo dalla val Varadega, con discesa sul lago Storto

quasi sul Serottini

salita mancata (di poco) sul Serottini, per cause varie, tra cui nebbia e tempo minaccioso (ma poi, invece, migliora)