la valle di Campiglio

La valle di Campiglio (traduzione italiana di v-al de Campei), percorsa dal torrente Rilo, scende con andamento grossomodo da Ovest ad Est dal passo della Fobbiola (956m), che si apre tra i monti Zingla e Spino, fino ad incontrare il torrente Toscolano, che esce dal lago di Valvestino, nei pressi del paese di Gaino, frazione di Toscolano, poco sopra la località Ponte delle Camerate. Nel tratto finale, dalle Camerate al lago, prende il nome di valle delle Cartiere, perchè vi sorgono resti di antiche cartiere e dei relativi impianti idrici, che si svilupparono in questa valle fin dal 1400.

 

 

Accesso alla valle.

Da Toscolano-Maderno, appena superato il ponte sul torrente Toscolano, che divide gli antichi due centri, si gira a sinistra per salire a Gaino. Appena più avanti, prima di iniziare la salita, si stacca sulla sinistra il percorso per la valle delle Cartiere.

Saliti a Gaino ed entrati in paese (girare a sn all’incrocio a T), lo si attraversa in salita, si gira  a dx e subito a sn, fino a dove la strada si spiana (qui, sulla sinistra, sbuca il percorso delle Cartiere). Sulla destra sale una stradella che porta al Castello di Gaino (il monte sovrastante), mentre la strada per la valle prosegue prima pianeggiante, tra gli ulivi, e poi scende piuttosto precipite fino a girare a destra ed entrare nel solco della valle. Qui riprende a salire, costeggia alcuni vecchi edifici sulla sinistra mentre sulla destra supera la bella Fontana delle Camerate, e giunge al ponte che gira a sinistra. Qui si può parcheggiare, anche se, con fuoristrada è permesso proseguire oltre, fin dove il cuore ve lo permette (almeno fino all’agriturismo, dove la strada, dopo una bella salita diritta, di nuovo si addolcisce un tratto).

Appena dopo la Fontana delle Camerate, si stacca a destra un percorso che conduce fino alla località di Navazzo, sulla strada della Valvestino, passando per un antico centro disabitato, Segrane di Cima.

Escursioni.

  1. al passo dello Spino (1154m): disl. dalle Camerate 800m; proseguendo sulla strada dopo il Ponte delle Camerate, e superati due tornanti, si sale diritti fino ad un agriturismo sulla sinistra. Qui la pendenza si addolcisce (sulla sinistra indicato il percorso alpinistico al Pizzocolo detto dei Tre Amici), per poi riprendere fino ad un bivio, con chiare indicazioni: a sn si sale al passo dello Spino e rif. Pirlo, a destra si prosegue nella valle. Girati quindi a sn, si continua a salire fino alla bella costruzione detta Palazzo di Archesanedopo la quale la strada finisce e si continua per sentiero fino al passo.
  2. a Campei de sima (1014m); giunti al bivio di cui sopra, si continua sulla destra, per un lungo tratto pianeggiante, fino ad un ponticello (la Pontasela) che riporta a dx (sn orog) del torrente. si prosegue sulla strada, lasciandosi sulla destra una deviazione per Campei de font. Si continua fino ad un bivio (900m), dove a sn si sale al passo della Fobbiola, a dx si prosegue per Campei de sima.
  3. Campei de font ( 793m) e Campei de sima (1014m); si tratta di due bei rifugi-bivacchi distribuiti lungo la valle e raggiungibili attraverso un unico percorso attraverso i boschi. In liocalità la Pontasela (vedi percorso precedente), appena attraversato ponte si vedono le indicazioni di un sentiero che sale verso destra (sentiero dei Cuei). Si sale per questo percorso, trovando fin da subito begli esemplari di Cuel, un rifugio ricavato da un grosso masso, sotto cui pernottavano i pastori. Il sentiero sale fino a puntare, in leggera discesa, verso il fondo di un valloncello. Qui, sulla sinistra, l’indicazione ci fa prendere invece un sentiero che sale e, dopo un percorso piuttosto lungo, attraversando vari valloncelli, porta a Campei de font (cui si giunge anche per strada che parte da quella principale di fondo valle). Dietro il rifugio, riparte il sentiero, che ci porterà a Campei de sima per il percorso del Büs del Luf (nell’ultimo tratto).
  4. Castello di Gaino (885m); bel monte roccioso, sopra Gaino, dalle caratteristiche tre cime. Appena dopo Gaino, sulla strada per la valle di Campei, si trova una stradetta asfaltata che sale a destra. La si segue fino a quando, cessato l’asfalto, diviene un sentiero che si inerpica nel bosco sul fianco Sud del monte. Arrivato sotto le rocce, il sentiero prosegue verso destra, costeggiando le pareti, e aggira il monte portandosi sul versante Est, scavalcando un costone, con l’aiuto di una corda con nodi, legata ad una pianta sovrastante. Appena sopra, troviamo un sentiero che scende verso destra. Proseguendo invece in piano sulla sinistra per non più di 50m, si trova, sulla sn, il sentiero che sale alla vetta sfruttando una cengia-valloncello che sale in diagonale verso sn. Il sentiero è attrezzato con corde metalliche. Al ritorno, invece di fare la stessa strada, si può prendere il sentiero che scende prima della corda, e che ci porta a Navazzo. Qui abbiamo due possibilità: girando subito a destra si scende per una stradella asfaltata tra villette, che ci riporterà a Gaino. Scendendo invece verso l’abitato,si trova sulla sinistra una strada pianeggiante, che costeggia un impianto ENEL, che poi si trasforma in mulattiera scendendo alle Camerate, attraverso Segrane di Cima. Dalle Camerate si torna a Gaino girando sulla strada verso sinistra.
  5. Periplo della valle di Campiglio, con GPS. Unisce i percorsi 1-2 e 3. Saliti in automobile per la valle di Campiglio (da non farsi per i minori di 60anni, che partono a piedi dal ponte delle Camerate o anche da più basso, come ho sempre fatto io!), fino al bivio dove a dx si va a Campei de sima (530m), a sn al passo Spino e rif.Pirlo, si parcheggia e si prende a dx. Al ponticello (località Pontasela –560m) si abbandona la comoda strada e si prende a dx per il sentiero dei Cuei. Si sale fino ad un bivio, dove i Cuei vanno a sn, noi a dx per Campei de Font. Giunti a Campei de Font  (780m), si prende, dietro l’edificio, per Campei de sima, proseguendo per bella strada, che poi diverrà comodo sentiero. A C.de sima (1019m), non ci si ferma, come consiglierebbero i più, ma si scende e si risale al passo della Fobbiola (950m), dove si prende il sentiero dei Ladroni, che porta sopra il passo dello Spino (1200m), sul percorso per il rif.Pirlo. Il sentiero, nella parte superiore, è un poco esposto, ma sempre bello. Da non fare con neve, se ghiacciata, senza ramponcelli. Si discende al passo (1154m) e da lì, girando a sn, si ritorna alla partenza, passando, a 800m, per la bella costruzione del Palazzo di Archesane.