tra le trincee di Dosso Merlo (330m) e Dosso Spirano (875m), da Nanvene, con GPS

Qualche giorno fa vedo su Internet che sopra Malcesine sono state riportate alla luce fastigie della Grande Guerra ’15-18, e precisamente una postazione di artiglieria per un gigantesco obice navale da 305mm, soprannominato “Vulcano” e una lunga trincea in muratura che circondava la postazione di Dosso Merlo (nome che non risulta su nessuna carta, ma che spero di individuare in loco). Una postazione gemella se ne stava anche a Limone, ma oggi ci hanno costruito sopra un albergo, e pertanto non è più visitabile. Decidiamo di dedicarci questo sabato, allungando poi il percorso con qualche improvvisata decisa al momento. In realtà, leggendo in loco che altre postazioni militari sorgevano su Dosso Spirano, posto a Nord, in posizione più elevata, decidiamo di arrivarci, una volta terminate le visitazioni merlesche.

Superata Malcesine, venendo da Sud, si giunge in breve alla frazione di Navene. Appena prima di entrarvi, dove la strada principale gira a sinistra, sale verso l’alto la “via di Mezzo”, che si segue fino a trovare una discesa verso destra (via Belvedere), dove si può parcheggiare.

Tornando sui propri passi, si incontra la partenza del percorso per Dosso Merlo, che non è qui indicato, ma, tra altre indicazioni, trovate “Bocca di Navene” e “Dosso Spirano” (130m). Si sale per la strada asfaltata per un centinaio di metri, fino a che l’asfalto finisce e, a dx, si può prendere una sterrata, oppure proseguire diritti per un sentiero sassoso. La sterrata sale piuttosto dolcemente, con vari tornanti, mentre il sentiero non è che il primo di scorciatoie successive, che tagliano i tornanti della sterrata. All’incrocio si trova il primo dei nanetti che fungono da cartelli esplicatori della località. Le varie postazioni sono indicate in modo stilizzato, con frecce e numeri, che le identificano. Peccato che da nessuna parte viene spiegato il significato dei numeri, così che si procede un poco a caso, cercando di raggiungere i vari obiettivi. Il primo e più interessante è il n.7, la postazione di Vulcano, che si raggiunge abbandonando la strada ad un tornante destrorso, a circa 300m di quota, percorrendo una ventina di metri fino al nanetto e poi girando a dx. Proseguendo diritti si va, invece, al n.49, la stazione della teleferica per Dosso Spirano. Qui, in effetti, noi ci siamo andati al ritorno, cosicchè abbiamo visitato Dosso Spirano senza saperne nulla, visto che le descrizioni relative si trovano nei pressi della teleferica.

Tornati sui propri passi, si riprende la sterrata, che al prossimo tornante destrorso offre la possibilità, a sn, di salire a Dosso Spirano, passando per la Valle dell’Acqua. Proseguendo invece verso sx si giunge in breve a Dosso Merlo (330m), sulla cima del quale si gode di un bel panorama (non però oggi, che il lago è nebbioso), e si visita la trincea rimessa a nuovo. Qui troviamo vari cartelli, uno dei quali ci informa che Dosso Spirano è stata pure una postazione militare importante. Decidiamo quindi di salirvi finita la visita del Merlo.

Torniamo quindi all’indietro, fino al tornante, e proseguiamo diritti per Dosso Spirano. La strada è la vecchia strada militare, molto bella e rimessa a nuovo fino a circa 700m di quota, dove il mezzo meccanico che la stava sistemando ha provocato con i cingoli la caduta di un tratto del muro di sostegno, rimanendo bloccato dall’altra parte (e non cadendo esso stesso miracolosamente). Qui lo troviamo, abbandonato, e, dopo pochi metri, la strada divien selvatica, ma sempre ben percorribile a piedi.

Crediamo che si voglia rimettere in luce anche la postazione di Dosso Spirano, dove sorgeva un vero e proprio villaggio militare, e dove dovrebbe essere visitabile una trincea coperta in calcestruzzo (da noi non vista, poichè lassù non vi sono ancora segnalazioni di sorta, e tutto il monte è ricoperto da vegetazione, e l’esistenza della trincea l’abbiamo scoperta al ritorno, nei pressi della teleferica).

Comunque, a pochi metri dall’arrivo, subito dopo l’incrocio col sentiero che, all’indietro, riporta al percorso per Bocca di Navene, il vallone è chiuso da una slavina ghiacciata, che sembra impedire il passaggio. I più ardimentosi, però (cioè noi due), decidiamo di aggirare l’ostacolo, scendendo e risalendo nel vallone, piuttosto impervio, ma ricco di appigli. Così giungiamo al Ricovero di Dosso Spirano (873m), un edificio piuttosto fatiscente e al quale è impedito accedere. Più sotto, dove sorgeva il villaggio, si intravedono resti di casematte in pietra, di incerta origine. Più avanti il punto panoramico (875m), da cui non si vede nulla, perchè ricoperto da piante varie, con resti evidenti di trincee.

Torniamo quindi a valle, terminando la visita con un breve passaggio al n.49, la stazione intermedia della teeferica per Dosso Spirano. Per informazioni ulteriori, guardate le immagini.

Distanza totale: 14546 m
Altitudine massima: 859 m
Altitudine minima: 103 m
Totale salita: 851 m
Totale discesa: -846 m
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