malga Stigolo, Fasola e giro ad anello sotto la vetta dello Stigolo, con GPS

Questo giro è nato un po’ per caso, ma è bellissimo. Poiché durante la settimana era nevicato, non sapendo dove arrivava la neve, decidevamo per un giro corto, salita dal lago d’Ampola -Tiarno di Sopra (740m) al bivacco di Monsur (1400m), passando per malga Stigolo (1281m). Poi si sarebbe visto, secondo le condizioni di innevamento, visto che Monsur è la base di partenza per la salita al monte Stigolo (1699m). In realtà di neve non era rimasta che qualche traccia. Per la salita a malga Stigolo si guardi al collegamento qui sopra.

Dopo malga Stigolo, per salire a Monsur si prosegue dietro il bivacco, fino ad un incrocio a T, dove si prende a sn (nessuna indicazione), per una bella strada sterrata, carrabile, che, se seguita ad oltranza, ti porterebbe fino a Storo. Dopo circa un km si trova una deviazione all’indietro, a dx (indicazione solo 741 per ciclisti). Dpo 100 m per Monsur si rigira a sn (indicazione 741). Ma noi, irretiti dalla destinazione della bella strada su cui ci troviamo (Fasola), visto che a Monsur siamo già stati almeno tre volte, proseguiamo diritti, sperando nel paese dei balocchi, in fondo alla strada. 

In realtà, giunti a 1420m, Fasola si rivela essere il nome appioppato al piazzale di manovra che segna la fine della strada. Non vi sono neppure gli onnipresenti bidoni della raccolta differenziata..

Al termine del piazzale (tutto innevato), sulla sn scorgo una traccia che sale nel bosco, traccia che perdura e sale diritta sul fondo del vallone, passando da una Ral all’altra (RAL sono gli spiazzi creati dai carbonai, dove facevan carbone dalla legna tagliata). La salita, dapprima agevole, si fa man mano più erta, fino a circa 1550m, dove giriamo leggermente verso sn, in direzione di una  cresta che appare. Puntando ad una macchia verde (un grande pino), giungiamo ad un grande spiazzo proprio in cresta, dove, sulla sn, sotto pochi metri, troviamo il sentiero (qui ancora mulattiera) che sale da Monsur allo Stigolo. Scendiamo i pochi metri e saliamo per il sentiero, verso sn, fino a giungere a 1600m, dove troviamo un bivio. A sn si sale in vetta allo Stigolo (mancano solo 100m), a ds il sentiero prosegue in piano, con indicazione malga Stigolo (da dove siamo saliti). Si potrebbe salire in vetta e ridiscendere, con poca fatica, ma perdendoci almeno mezz’ora. Una lunga esperienza, più che cinquantennale, ci ha ormai fatto capire che le fatiche inutili non sono più per noi. Quindi ce ne andiamo diritti, facendo finta di non aver visto niente (tanto sullo Stigolo ci siamo già stati, ed è una vetta che merita ben poco).

Il percorso è bellissimo, segue un camminamento di guerra che attraversa in orizzontale tutta la faccia Sud-Est dello Stigolo, raggiunge la cresta Est e la segue in discesa fino ad incrociare il sentiero che da malga Stigolo va al passo di Rango. Prendendo a destra, in venti minuti torniamo a malga Stigolo, da dove ridiscendiamo per il percorso di salita. più corto della strada carrabile che pure scende al ponte del Visì, impiegando 7km per scendere 300m.

 

Distanza totale: 15154 m
Altitudine massima: 1612 m
Altitudine minima: 740 m
Totale salita: 945 m
Totale discesa: -922 m
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