Sul Baldo siamo stati tante volte, e vi mettiamo qualche collegamento documentativo. Cima Telegrafo , Cima Telegrafo da Prada, Cima di Valdritta, Traversata del Baldo e mi fermo qui per modestia. Questa volta abbiamo scelto un percorso che non avevamo mai fatto. Appena prima del centro di Spiazzi, si prende una strada a sn (per Sacrario del Baldo) e poi, più avanti, ancora a sn, per malga Ime. Si supera la malga (agriturismo) e si prosegue per due tornanti fino alla malga Valfredda (1300), dove si può parcheggiare. Da qui transita il sentiero naturalistico Lino Ottaviani, che sale da Ferrara del Baldo fino alla Bocchetta di Naole, ma proprio qui fa fermata, così che si può montar su, anche senza biglietto. Poiché il sentiero transita di continuo, non occorre aspettare (come alla fermata del tram), ma si può salire subito, appena pronti e calzati gli scarponi. Dopo, però, occorre pedalare per conto proprio, perché il sentiero sale, ma non vi tira su, come vi aspettavate.
Alla Bocchetta di Naole (1550m circa), si giunge sulla cresta Sud del Baldo, che sale dolcemente fino ai due rifugi, Fiori del Baldo (1850m) e Rifugio Chierego (1905), da dove si può proseguire fino all’esaurimento delle forze e dei mezzi. Nel frattempo, però, la giornata (al mattino splendida) si guastava e le vette più avanti erano immerse nella nebbia (anzi, la nebbia andava e vaniva anche dal Fiori del Baldo in poi). Così abbiamo pensato di tornare indietro, allungando per altra via, e passando per Forte Naole, un bel manufatto militare della grande guerra.
Si scende pertanto fino alla Bocchetta di Naole e qui, invece di ridiscendere a sn, si prosegue sulla ds di Punta di Naole fino a sbucare di fianco al Forte. Si scende nella piana sottostante, dove si prende una bella stradella che, passando per il vecchio ed abbandonato Rifugio Forte di Naole, porta ad un laghetto dove si gira a sn (indicazione per Colonei di Pesina) e si scende fino a vedere la Croce dello Sparavero sulla sn, oppure fino a Colonei di Pesina.
Invece di fare tutto il giro, giunti all’altezza del monte Sparavero (inutile chiedere informazioni ai passanti, nessuno ne conosce l’esistenza, ma c’è una Croce, per cui lo si individua con facilità), siamo saliti alla vetta e discesi dall’altra parte per prati fino alla strada nei pressi di Colonei di Caprino. Da qui ritorno per strada noiosissima, ed ora assolata.
Bellissimi fiori, sparsi qua e là, di cui diamo testimonianza nelle immagini.
11 Maggio 2025; Dactilorhiza sambucina a malga di Valfredda
11 Maggio 2025; si parte dalla malga Valfredda (1300m), sopra malga Ime di Spiazzi.
11 Maggio 2025; seguiamo il sentiero Ottaviani.
11 Maggio 2025; alla partenza l'Ottaviani sembra uno stradone.
11 Maggio 2025; per lungo tratto è largo e ben curato; solo per brevi tratti si stringe a sentiero, ma sempre ben percorribile.
11 Maggio 2025; nel bosco.
11 Maggio 2025; gradinate.
11 Maggio 2025; si sbuca in cresta, a circa 1650m
11 Maggio 2025; grande vista sul lago di Garda.
11 Maggio 2025; saliamo seguendo la facile cresta
11 Maggio 2025; bel cespo di Orecchia d'Orso, Primula auricula.
11 Maggio 2025; un endemismo in senso stretto: il Callianthemum kernerianum, dalle specialissime foglie a mazzetto.
11 Maggio 2025; trionfo dell'auricula.
11 Maggio 2025; si giunge ai "Fiori del Baldo" (1810m), ma la nebbia si fa sempre più fitta, con un perfido venticello freddo ed umidiccio.
11 Maggio 2025; rifugio "Fiori del Baldo". Proseguiamo per il Chierego, che ora sparisce nella nebbia.
11 Maggio 2025; la chiesetta in vetrina, presso il rifugio Chierego (1905m)
11 Maggio 2025; un cortese segretaria ci dà il benvenuto.
11 Maggio 2025; il rifugio Chierego, già affollato malgrado la nebbia.
11 Maggio 2025; per un attimo la nebbia si alza, e guardiamo il sentiero dietro il rifugio. Ma abbiamo già deciso di tornare indietro e fare un altro giro, passando dal Forte di Naole.
11 Maggio 2025; curioso abitante dei luoghi.
11 Maggio 2025; Gandalf il Grigio, al rifugio Chierego.
11 Maggio 2025; tornando lungo la cresta, fioriture di Primula auricula sulle rocce sotto di noi. Più in basso si scorge il "sentiero Ottaviani" che abbiamo percorso in salita.
11 Maggio 2025; stiamo per giungere al punto dove l'Ottaviani giunge in cresta (goletto in fondo a sn). Noi proseguiremo sulla ds per il Forte di Naole.
11 Maggio 2025; qui abbandoniamo l'Ottaviani e, dopo saluti ed abbracci, proseguiamo per la traccia verde che sale al Forte di Naole, aggirando sulla ds l'omonima Punta.
11 Maggio 2025; giungiamo al Forte, ma il cammino è bloccato da un muraglione che cade. Scendiamo perciò lungo la cresta, fino alla grande conca sottostante, dove prendiamo la strada che va verso il laghetto là in fondo.
11 Maggio 2025; il Forte di Naole visto di fianco.
11 Maggio 2025; il Forte visto di fronte.
11 Maggio 2025; gruppetto di camosci nella conca del forte.
11 Maggio 2025; edifici militari.
11 Maggio 2025; bel cespo di Pulsatilla vernalis, che qui cresce dappertutto.
11 Maggio 2025; il complesso militare, visto girandoci all'indietro.
11 Maggio 2025; più avanti troviamo questo grande edificio, che ospitava il Rifugio Forte di Naole.
11 Maggio 2025; quel che resta del glorioso rifugio.
11 Maggio 2025; giardinetto pensile
11 Maggio 2025; proseguiamo verso il laghetto.
11 Maggio 2025; al lago si abbandona la strada per girare a sn verso Colonei di Pesina, seguendo un largo e comodo tratturo.
11 Maggio 2025; bel baitello diroccato, con il caratteristico campaniletto della zona, probabilmente il camino.
11 Maggio 2025; albero solitario, tar le roccette.
11 Maggio 2025; giunti in vista del monte Sparavero, che sorge a sn della strada, saliamo alla vetta per facili balze.
11 Maggio 2025; in cresta, dal Forte fino qui sotto, corre quel muretto che costituisce guida per un facile percorso alternativo alla strada sottostante.
11 Maggio 2025; in vetta allo Sparavero, troviamo la minuscola Saxifraga tridactylites, caratteristica della zona del Garda.
11 Maggio 2025; vetta dello Sparavero.
11 Maggio 2025; tra di me e la Croce spunta il Forte di Naole, da dove proveniamo.
11 Maggio 2025; bella vista sul Garda, oggi piuttosto nebbioso.
11 Maggio 2025; invece di tornare sulla strada, che fa un lungo giro fino alla malga Colonei di Pesina, che si vede là in fondo, scendiamo brevemente per cresta (traccia), per poi girare decisamente a sn e scendere per balze erbose fino alla strada che ci riporterà al parcheggio.
11 Maggio 2025; fioritura di Orchis mascula, che qui abbonda un po' oovunque.
11 Maggio 2025; scendiamo a vista sulla strada sottostante che, verso sn, torna a malga Valfredda.
11 Maggio 2025; Anthyllis montana.
11 Maggio 2025; Cerastium
11 Maggio 2025; Erigeron alpinus.
11 Maggio 2025; la strada passa sopra Colonei di Caprino
11 Maggio 2025; Colonei di Caprino, sempre col campaniletto di rigore.
11 Maggio 2025; aquila che volteggia con insistenza sopra il Forte di Naole
11 Maggio 2025; giungiamo alfine a malga Valfredda ed all'automobile, bollente. In alto, sulla sn, il rifugio Chierego, contro cielo.
Distanza totale: 12632 m
Altitudine massima: 1903 m
Altitudine minima: 1307 m
Totale salita: 733 m
Totale discesa: -723 m
Scarica