Corno Bianco di Pennes (Sarner Weisshorn) (2705m)

Escursione abbastanza semplice e di grande effetto e soddisfazione. Il Corno Bianco di Pennes è detto anche il Cervino della val Sarentino, per la sua forma triangolare ed apparentemente a picco da tutte le parti. In realtà la breve via di salita (150m) sfrutta una striscia di monte che dalla vetta scende sul GroellJoch (passo delle Frane), sempre piuttosto verticale, ma di roccia molto frastagliata e ben appigliabile, oltre che ben attrezzata, intervallata da cengette parzialmente erbose, che offrono la possibilità di brevi tratti sentierati (in realtà sono gli unici tratti un po’ pericolosi, perchè non attrezzati e sempre esposti, anche se si trova sempre dove assicurare le mani, mentre i piedi sono al sicuro). La partenza al passo di Pennes (2210m) e l’arrivo in vetta (2705m) dovrebbero significare un dislivello di 500m. In realtà il percorso di avvicinamento, piuttosto noioso, è tutto un saliscendi, che non si nota all’andata, ma che si avverte bene al ritorno, specie se fatto sotto il sole torrido dell’8 Agosto. Il tutto per un centinaio di metri in più, che divengono 200 con il ritorno. Niente acqua sul percorso, salvo una bella sorgente, freschissima, a 300 m dalla partenza, a 5 metri dal sentiero, appena prima del primo laghetto, che si apprezza al ritorno, specie perchè ai piedi dell’ultima salita.

Partiti dal passo di Pennes, dopo una breve salita, che aggira il costone Sud del Gaenserkragenspitze (2322m), una modesta altura, il sentiero scende in una bella conca con tre laghetti, parzialmente intorbati (laghetti del passo di Pennes, PenserJoch-Seen). Si prosegue poi, salendo, fino ai piedi del Corno Rosso (2441m), che si aggira sempre da Sud. Superati 4 ponticelli che pongono riparo ad alcune franette, il sentiero, fino ad allora elementare, si stringe un poco e presenta brevissimi passaggi un poco esposti, superando un costone roccioso al termine Ovest del Corno Rosso (niente di preoccupante, ci passano comunque cani e porci).

Quindi si giunge ad un colle (valico), tra il Corno Rosso e la Cima Corte (2586m), che costituisce la punta terminale della cresta Est del Corno Bianco. Qui, tornando all’indietro, si può salire con facilità al Corno Rosso, seguendo la facile cresta Ovest (si scende poi a Sud, sempre facilmente).

Il sentiero torna a farsi largo ed inizia a salire, passando alto di fianco a due bei laghetti (SteinWand-Seen , laghi della Parete Rocciosa), e poi risalendo un costone detritico, per trovare altri piccoli laghi o pozze. A destra un grosso affioramento calcareo, che dà il nome al Corno, a sn la bella mole della GroellerSpitze, (Cima Franosa) (2590m), su cui si può salire con facilità, lungo la cresta Nord-Est. Si sale quindi facilmente fino al GroellerJoch (passo delle Frane) (2550m). Da qui inizia il sentiero di salita, con un primo traversone verso destra, dove inizia un tratto attrezzato con corda metallica, posta talmente lasca da costituire più un problema che un aiuto. Fortunatamente la cengia rocciosa è abbastanza larga da non preoccupare. Poi si inizia a salire, con tratti verticali, intervallati da traversoni. Alla fine si sbuca, con un ultimo tratto attrezzato, sulla breve cresta di vetta, dove abbiamo fatto i turni per portarci fino al bel Crocifisso metallico.

Infatti, la salita è molto frequentata, e questo costituisce l’unico percolo, sia di caduta sassi, sia di necessarie attese all’incrociarsi di salitori e discensori. Le persone sono comunque pazienti ed educate (Suedtiroler standard), e ce la siamo cavata senza problemi.

La salita è sempre facile, non solo per la corda metallica – talora posta non troppo felicemente- , ma perchè la roccia e sempre mossa e solida, e offre appigli ed appoggi in quantità, tanto da rendere sovente inutile l’uso della corda.

Unico neo: su consiglio di Davide avevamo portato caschetto e cordino, ma nessuno era attrezzato, salvo qualche bambino accompagnato da papà o nonno; così tutto è rimasto nello zaino, per non sembrare gli unici paurosi. Alla discesa, però, mi son trovato per cinque minuti papà e bambino proprio sotto, e ho fatto ben attenzione a non smuovere niente, con grande preoccupazione di non centrarli con qualche sassetto casuale. Immagino che altrettanto avranno fatto quelli sopra di noi.

 

Distanza totale: 11723 m
Altitudine massima: 2682 m
Altitudine minima: 2191 m
Totale salita: 699 m
Totale discesa: -707 m
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