alle Tredici Piante (1366m), da Zone con giro ad anello, con GPS

Dopo una settimana di pioggia, con relativa alluvione della Romagna, oggi il tempo incerto consiglia una gita breve, vicino a casa. Penso di salire da Zone (680m) al Guglielmo, seguendo il costone Nord-Ovest, che parte da Croce di Zone e sale a punta Garavina e poi al rif.Almici, con ritorno dalla valle del torrente Vandul, che passa per malga Palmarusso di sotto.

Per la Croce di Zone (900m) passava la via Valeriana, che non poteva transitare sul lago, a causa del Trentapassi che vi cade a picco.

Fidandomi di ricordi ormai sbiaditi per l’età, sbaglio subito strada e, dalla frazione di Cusato prendo per la via del Trentapassi, sfidando le indicazioni che citano solo quella meta. La strada per la Croce parte venti metri più a destra, presso la bella fontana del paese, per via Dazze.

In realtà, è meglio partire dal centro di Zone, per via Valurbes, ma quando si sbaglia, è inutile sbagliar di poco….

Comunque saliamo fino alla forcella di Coloreto, tra il Trentapassi a sn e i Corni Capreni a dx, dove un cartello ci indirizza a destra per la Croce di Zone per il sent.205 Il sentiero, che passa dalla parte del lago d’iseo, con bei panorami, è lungo quasi 2 km, con una perdita di quota di circa 100m, ed è comodo quasi per tutto il percorso, ma presenta tre o quattro passaggi in discesa ripida, sull’esposto, che oggi sono particolarmente fangosi e ci danno qualche brivido di troppo. L’ultimo passaggio, il meno esposto, è assistito da corda metallica; poi si entra in un bel bosco aperto, fino alla Croce.

L’errore di percorso condizionerà la giornata. Saliamo infatti per fin troppo comoda strada fino a malga Aguina, da dove la strada prosegue fino al monte Agolo, dove sorge il bel roccolo delle Tredici Piante. Il bel gruppo formato dalle tredici si vede bene sopra di noi, pertanto non seguiamo la strada, ma il sentiero di costa, che sale nell’erba. Tutto il pendio è un tripudio di bellissime Dactylorhize sambucine, dai colori viola e giallo. Vi sono pure Orchis mascula e, più avanti, Orchis pallens.

Giunti al roccolo, sentiamo le gocce della prima pioggia, mentre il cielo è un cumulo di nuvoloni neri. Rinunciamo quindi alla salita e prendiamo a destra, passando accanto a malga Agolo, in basso a dx, per il sentiero dell’Uccellatore, che porta pianeggiando fino alla forcella di Gasso e poi in Croce di Marone.

Noi non pretendiamo di arrivare fin là, ma, giunti in località Prà della Chiesa troviamo una comoda sterrata che ci riporta a Zone, dopo uno spuntino effettuato nel vicino (cento metri più avanti) Prà della Paghera.

Giunti a Zone, splende beffardamente un bel Sole, quasi estivo in un cielo fattosi di botto tutto sereno. Per tornare a Cusato passiamo vicino alla chiesa parrocchiale, aperta (forse perchè oggi è domenica). Vi entriamo per devozione e curiosità. Bellissima: merita una vista.

 
Distanza totale: 15685 m
Altitudine massima: 1359 m
Altitudine minima: 687 m
Totale salita: 876 m
Totale discesa: -874 m
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