Nulla mi fa desistere dall’opinione che questo nome tanto aulico derivi dalla traduzione del cartografo militare, tipicamente originario di sotto al Po, del toponimo locale, “Mut dela Scala”, “Monte della Scala”, nome dovuto ai vari ripiani che si incontrano salendo negli ultimi trecento metri. Comunque, su questo monte ero salito già altre tre volte (come potete vedere qui e qui e pure qui), ma sempre con la neve: esso, infatti, si presta egregiamente come campo di sci-alpinismo e di ciaspolate. Stavolta vi son salito per erba e prati, convinto che, sotto la neve, ci fosse pure un sentiero, come risulta dalle cartine informatiche, come la mappa GPS qua sotto. Invece, sotto il vestito (erboso), nulla. Si sale a vista nell’erba alta, superando pianetti paludosi, fino ai 2000m, quando si punta al crinale Sud-Est che porta senza difficoltà alla bella vetta, con castelliere in pietra e torrette ammonticchiate. La strada da Edolo (Via Primavera) alla Mola, ora è tutta asfaltata. Giunti alla chiesetta (1680m), qui si parcheggia e si prende la strada che va verso il monte, salendo fino ad una bella costruzione, a circa 1800m. La strada si ferma subito dietro la casa, e qui si deve vedere una tracciolina che sale nell’erba, in diagonale destra. La si segue fino a chè la si perde, e si prosegue a vista per la max pendenza fino ai 2000m, passando per una zona paludosa (in salita!). Ai 2000m si trova un grande ripiano che corre sotto il monte. Al margine destro di questo, si gira a destra e si sale 50m per portarsi sul crinale Sud-Est, che si segue fino a circa 2200m, dove la pendenza si perde e si raggiunge la vetta con meno fatica (di me).
Scesi per lo stesso fino ai 2000m, qui, per evitare il pantano, abbiamo deviato a ds, verso i ruderi di un’antica malghetta, e poi fino al crinale che scende parallelo a quello di salita. Non conviene, che il percorso è sempre accidentato, per erba alta e zolle mollicce.
Hanno allietato la salita una aquila e un cucciolo di camoscio nascosto nell’erba, presso la vetta (il fratellino maggiore era scappato a gambe levate, poco prima).
6 Agosto 2025; chiesetta della Mola, dedicata a don Carlo Gnocchi, Cappellano degli Alpini, filantropo e benefattore.
6 Agosto 2025; il Motto della Scala dalla chiesetta. Si sale per strada cementata fino alla costruzione più in alto, poi si prosegue a vista per la max pendenza, puntando alla cresta destra.
6 Agosto 2025; cima Cadì dalla Mola.
6 Agosto 2025; cima di Grom
6 Agosto 2025; superata l'ultima costruzione, raggiungibile per strada cementata, si inizia a salire nell'erba alta, per tracce evanescenti
6 Agosto 2025; fino ai 2000 m si prosegue salendo nel pantano paludoso (acqua in salita? evidentemente si!)
6 Agosto 2025; il tratto percorso salendo dalla Mola. A sn il passo di Gole Larghe, poi l'Aviolo e, dietro, il Baitone.
6 Agosto 2025; a 2000m troviamo questo grande ripiano, dove nel 2010 tre alpinisti bergamaschi persero la vita sotto la valanga.
6 Agosto 2025; l'aquila del Motto volteggia ripetutamente sopra di noi, prendendoci le misure. Trovandoci troppo grandi, alla fine vola via.
6 Agosto 2025; raggiunta la cresta, la pendenza diminuisce ed il terreno divien più sodo.
6 Agosto 2025; dalla cresta uno sguardo sul grande ripiano trasversale.
6 Agosto 2025; all'indietro, i prati della Mola, costellati di casette e baracchini.
6 Agosto 2025; finalmente un ometto, lasciato da qualche volonteroso. Dietro scorgiamo, appuntito, il Telenek, poi, verso sn, il, Sellero, il Borga, Castel di Picolo, Torsoleto e (altro appuntito) il Torsolazzo.
6 Agosto 2025; siamo presso la vetta. Da ds, vicino, il m.te Masuccio. Dietro sbuca il Bernina, con a sn, il Piz Roseg.
6 Agosto 2025; appare il castelliere di vetta, tutto di pietra e di color ferrigno. A ds del Masuccio, le cime di Schiazzera
6 Agosto 2025; ancora la vetta, irta di torri
6 Agosto 2025; cima Cadì, con a sn il Dossoni ed il serottini.
6 Agosto 2025; foto di vetta con sfondo sul Baitone.
6 Agosto 2025; altra foto con il Cadì.
6 Agosto 2025; vista a Nord sulla Valtellina
6 Agosto 2025; a Sud-Est il Baitone.
6 Agosto 2025; cucciolo di Camoscio nascosto nell'erba.
6 Agosto 2025; al ritorno, per evitare il pantano, ai 2000m giriamo a ds verso questi resti di antica malga, per prendere la dorsale che cade sul rifugio Mola. Non troviamo grandi vantaggi.
6 Agosto 2025; il passo di Gole Larghe, con l'atroce salita dal lago Aviolo. A ds il Gole Larghe, a sn l'Avio. Anche lì ci siamo stati.
6 Agosto 2025; Decticus aprutianus o locusta europea
6 Agosto 2025; giunti a questa casetta, troviamo una stradella che ci riporta alla partenza.
6 Agosto 2025; la casetta sopra un mare di Aconitum napellus
Distanza totale: 7365 m
Altitudine massima: 2298 m
Altitudine minima: 1673 m
Totale salita: 641 m
Totale discesa: -647 m
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