Bellissimo giro, perfettamente segnato ed indicato. Potrebbe definirsi per tutti, se non per un breve passaggio di una decina di metri in discesa dove occorre stare attenti a dove e come si mettono i piedi. E’ un peccato che non si sia provveduto a mettere in sicurezza quei pochi metri, magari con un pezzo di corda. Pertanto lo giudico per EE.
Si parte dal lago di Ampola (740m), per la strada del ponte del Visì che sale a malga Stigolo (vedi anche qui od anche qui). Giunti nello spiazzo di malga Stigolo, senza scendere al lago, girare subito a destra, salendo per trincea o per il crinale erboso fino allo spiazzo da dove parte il sentiero 458 che sale verso lo Stigolo ed la Sella di Laretto. A quota 1500m (Cresta Est monte Stigolo, 1493m) si incontra il sentiero che scende dallo Stigolo, sulla sn, mentre a destra si prosegue in piano verso Sella di Laretto. Si perde un poco di quota, ma niente problemi: dovrete riguadagnarvela tutta prima di Sella Laretto a 1509m.
Qui si prosegue diritti, risalendo un tratto della comoda dorsale del monte Rango, fino a ché la strada si stringe in sentiero e costeggia il Rango sulla sinistra, pianeggiando per un poco, per poi salire a raggiungere la cresta tra il Rango ed il Visì, dove si ha la prima vera esposizione, per tre metri di sentiero piano, sulla sn, verso il canalone che scende a Nord-Ovest dalla bocchetta verso la valle del Chiese. Portatisi quindi sul versante Sud-Est, verso la valle di Ampola, si scende sulla destra, e si torna con un breve tornante a superare la stretta Bocchetta di Rango su di un bel ponticello di pietra di origine militare. Da qui si prosegue su stretta, ma comoda cengia, a contornare il versante est di cima Visì, con l’aiuto anche di un bel ponticello di legno, di nuova fattura, che supera un canalone. Giunti però sotto la vetta di cima Visì (qui mi accorgo che questa cima è irraggiungibile, perché cade a picco con repulsive pareti rocciose), si deve scendere per qualche decina di metri per poter passare sotto le pareti che si affondano nella valle. In questo tratto si incontra una breve discesa piuttosto brusca, su terreno umidiccio e nerastro, attraversato da radici poco affidabili e costeggiato da un’esposizione non incoraggiante. Facendo attenzione, aiutandosi con le mani sulle rocce di sinistra del sentiero (ancora attenzione, che alcune si muovono) e posando bene i piedi, si arriva in fondo senza danni. Poi il pericolo finisce e si arriva con tranquillità alla Sella di Visì (1490m), da dove, sulla sn, si prosegue su bel sentiero fino al passo di Rango.
Noi, che pensavamo di salire su cima Visì. per rimediare almeno una vetta, proseguiamo però diritti verso la vicina cima Borei, che si raggiunge sfruttando una bella strada militare che la costeggia sulla ds (solo in pochi punti ostacolati dalla vegetazione cresciutavi nel frattempo – ultimi 100 anni). Giunti sotto la cima troviamo una deviazione a sn che ci porta in breve sulla vetta (o almeno quella che giudichiamo tale, trattandosi di una cresta pianeggiante piuttosto estesa). La vetta è bellissima, tutta fortificata, con grotte, trincee, spianate artificiali e qualche resto di costruzione in cemento. Peccato che non vi siano indicazioni di sorta, né una Croce. né un ricordo per i militari che lassù soffrirono per il loro Paese (Italiani ed Austriaci). Avevo già fatto una osservazione del genere per cima Palone.
Dalla vetta, ad un tratto, partono al galoppo un gruppo di mufloni, proprio quelli fotografati pochi giorni fa a malga Uslera.
(Per visitare meglio la vetta ci siamo tornati qualche giorno dopo: vedi qui.)
Tornati sui nostri passi, prendiamo per passo di Rango e, quindi, per Tiarno di Sopra, dove giungiamo dopo lunga discesa per sentieri, carrabili e strada asfaltata. Appena giunti al paese, giriamo a destra per via Angli, che è l’inizio del senter dei Trocc, che, in meno di 2 km, riporta ad Ampola, con, purtroppo, un eccesso di saliscendi, piuttosto indesiderati alla fine della camminata.
Primo di Aprile 2023; partenza della strada per malga Stigolo da Ampola
Primo di Aprile 2023; la prima Viola riviniana del '23: viola caulina con sperone bianco e stipole frangiate
Primo di Aprile 2023; ponte del Visì
Primo di Aprile 2023; malga Stigolo
Primo di Aprile 2023; sopra malga Stigolo, attacco del sentiero per il passo di Rango per il sentiero militare
Primo di Aprile 2023; dal piazzale sopra malga Stigolo, vista verso Nord-Est: da sn, il Cadria, in centro Corno di Pichea con Bocca di Trat; a dx, cima Parì e cima Sclapa
Primo di Aprile 2023; il bel sentiero che sale da malga Stigolo verso l'incrocio della dorsale est dello Stigolo
Primo di Aprile 2023; verso i 1500m appare l'incrocio; da sn scende il sentiero per lo Stigolo, a dx si va a Sella di Laretto
Primo di Aprile 2023; cartello all'incrocio: noi prendiamo a dx per Sella di Laretto
Primo di Aprile 2023; dapprima il sentiero scende un poco, poi sale verso la dorsale Nord sello Stigolo, a Sella di LAretto
Primo di Aprile 2023; resti di postazione di guerra
Primo di Aprile 2023; Sella di Laretto
Primo di Aprile 2023; Sella di Laretto
Primo di Aprile 2023; saliamo verso dx la dorsale di cima di rango, in un primo tratto larga ed accogliente
Primo di Aprile 2023; dopo aver contornato il monte Rango da sn, il sentiero passa sul versante Est sopra bocca di Rango, con un primo brevissimo passaggio esposto (visto all'indietro)
Primo di Aprile 2023; ponticello militare a bocchetta di Rango, tra il monte Rango e cima di Visì
Primo di Aprile 2023; da sopra bocchetta di Rango, verso Nord, il Re di castello a sn e il Carè Alto
Primo di Aprile 2023; da bocchetta di Rango fino alla Sella di Visì, si procede su cengia, mediamente sempre in esposizione a dx
Primo di Aprile 2023; un gradinetto sull'esposto: i travetti sulla dx danno conforto morale, ma meglio non appoggiarsi...
Primo di Aprile 2023; bel ponticello in discesa: si passa tranquillamente
Primo di Aprile 2023; il ponticello al contrario
Primo di Aprile 2023; in centro, cima Avez; più a dx, il Fratone, poi il Caplone ed il Tombea
Primo di Aprile 2023; si contorna sulla dx la rocciosa cima del Visì, sulla quale non vi è modo di salire
Primo di Aprile 2023; splendida vista al teleob sul Carè Alto
Primo di Aprile 2023; dietro le rocce appare la Sella del Visì, ma qui si deve scendere per poter passare
Primo di Aprile 2023; il primo tratto di discesa, all'indietro, non presente problemi
Primo di Aprile 2023; il tratto un poco difficile inizia lì, dove mi son fermato
Primo di Aprile 2023; terreno infido, su esposizione da brivido, in brusca discesa, per dieci metri: il sentiero è quello a sn; a dx variante a toboga; in realtà, non si scivola e si passa.
Primo di Aprile 2023; il tratto di discesa è la diagonale a 45° sotto le rocce
Primo di Aprile 2023; le pareti di cima del Visì,, dopo la discesa procedendo verso la sella
Primo di Aprile 2023; dopo il brivido della brusca discesa, si procede con tranquillità.
Primo di Aprile 2023; vista all'indietro dai pressi della Sella di Visì
Primo di Aprile 2023; Sella di Visì: qui si inizia a scendere verso passo di Rango, con sentiero tranquillo e senza traumi
Primo di Aprile 2023; invece di scendere subito verso sn, decidiamo di salire a cima Borei, prendendo la salita diritto davanti a noi
Primo di Aprile 2023; salendo verso cima Borei, sguardo indietro alla bella piramide di cima Visì
Primo di Aprile 2023; appena sopra la sella, troviamo questa comoda strada militare (ogni tanto interrotta dalla vegetazione, che si aggira), che sale dolcemente verso la cima
Primo di Aprile 2023; la strada procede a mezza costa, portandosi sotto la cima da Sud
Primo di Aprile 2023; subito dietro a questa pianta, si stacca un sentiero a sn, che sale in vetta: andando diritti, probabilmente, si sale più avanti
Primo di Aprile 2023; ecco l'attacco del sentiero che porta sulla dorsale Ovest della vetta
Primo di Aprile 2023; una grotta scavata nella roccia
Primo di Aprile 2023; siamo nei pressi della vetta
Primo di Aprile 2023; questo ci è sembrato il punto più alto della cresta, e lo abbiamo preso per la vetta; la cartina mostra la vetta un poco più avanti, ma sulla cresta pianeggiante e coperta di alberi, era piuttosto difficile valutare. Purtroppo non vi sono nè targhe nè segnali, come del resto a cima Palone.
Primo di Aprile 2023; verso Sud-Ovest; da sn Cima Spessa, in centro lo Stigolo, con a destra Cima Visì; poi, in fondo, la Corna Blacca, il Dosso Alto e Cima Carena
Primo di Aprile 2023; da una feritoia si vede il Carè Alto, anche se i faggi chiudono la visuale
Primo di Aprile 2023; a sinistra cima di Avez, a destra cima Spessa. In centro il sottoscritto, "bianco per antico pelo"...
Primo di Aprile 2023; il Cadria, con davanti il Nozzolo, gremiti di austriaci
Primo di Aprile 2023; le grandi piazzole che affiancano la vetta, dove sorgevano i baraccamenti o le tende dei soldati
Primo di Aprile 2023; una trincea
Primo di Aprile 2023; scendendo verso il passo di Rango, grandi massi affiancano il sentiero
Primo di Aprile 2023; passo di Rango, giungendovi dall'alto
Primo di Aprile 2023; il cartello a passo di Rango ci dice di girare bruscamente a destra per Tiarno di Sopra
Primo di Aprile 2023; sbuchiamo nella strada che sale da Tiarno, anche se potremo subito proseguire per scorciatoia nel bosco
Primo di Aprile 2023; qui si sbuca nella strada
Primo di Aprile 2023; si prosegue nel bosco, per due scorciatoie consecutive
Primo di Aprile 2023; bella costruzione: "Fenil del Bertì", come scritto sul cartello a dx, oramai nei pressi del paese
Primo di Aprile 2023; ancora primizie: Muscari neglectum
Primo di Aprile 2023; la casa c'è ancora, ma la ruota è sparita... Poco dopo giriamo a destra per via Angli ed il "senter dei Trocc" che ci riporta ad Ampola
Distanza totale: 17317 m
Altitudine massima: 1575 m
Altitudine minima: 731 m
Totale salita: 1085 m
Totale discesa: -1065 m
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